Mafia scatenata, altri cinque morti in Sicilia

Mafia scatenata, altri cinque morti in Sicilia Due nuovi attentati, commercianti in rivolta. Il ministro Scotti: siamo in guerra, non arrendiamoci Mafia scatenata, altri cinque morti in Sicilia 7/ capo della polizia Parisi: i clan colpiscono perché hanno paura MESSINA. Lo Stato mette piede nella Sicilia azzannata dalla mafia, il capo della polizia e il ministro dell'Interno («qui siamo in guerra») arrivano per ridare speranza alla gente il giorno dopo i gravi attentati al posto di polizia di Tortorici e a un negozio di Sant'Agata di Militello. Per Parisi l'attentato è il segnale che la mafia ha paura e il capo della polizia ha promesso che il commissariato sarà ricostruito e funzionerà 24 ore su 24. Scotti ha assicurato che le forze dell'ordine saranno rafforzate nel Messinese. Intanto oggi a Tortorici la gente scende in piazza per protesta. Ieri infine, per la Sicilia è stata un'altra giornata di sangue: cinque omicidi in 24 ore, due a Pollina, due nel Siracusano e uno nel Catanese. Oltre a una serie di atti criminali: un autoparco è stato incendiato a Milena (con danni per un miliardo); l'auto dell'assessore alla Pubblica Istruzione a Gela è stata data alle fiamme. Ravida e Savoca A PAGINA 9

Persone citate: Parisi, Ravida

Luoghi citati: Messina, Pollina, Sant'agata Di Militello, Savoca, Sicilia, Tortorici