Viaggiare sicuri con l'elettronica di Michele Fenu

Viaggiare sicuri con l'elettronica Mercedes: progetti per il futuro Viaggiare sicuri con l'elettronica In Europa gli incidenti stradali provocano ogni anno mezzo milione di morti e un milione 700 mila feriti. Cifre agghiaccianti, e, se il dolore non ha prezzo, le conseguenze materiali per i singoli e la comunità comportano la perdita di migliaia di miliardi. E' un tema, quello della sicurezza stradale, che si trascina da tempo e che ha delle impennate quando accadono tragedie particolarmente gravi, come quelle avvenute recentemente sulle nostre autostrade a causa della nebbia. Il futuro, ci si domanda, sarà migliore del presente, visto che il traffico aumenta? Da alcuni anni tecnici e scienziati di Case costruttrici europee, enti di ricerca e istituti universitari, riuniti sotto le bandiere del Programma Prometheus, cercano una risposta, sfoderando le armi dell'elettronica e delle più avanzate tecnologie. L'obiettivo è di rendere più fluido e armonico il traffico, prospettando sistemi integrati di gestione dei trasporti, in cui auto, camion, treni, aerei, mezzi pubblici si uniscano per formare una rete più sicura e razionale. Nei giorni scorsi la Mercedes ha posto in evidenza alcuni suoi studi e idee. Esempi da fantascienza, specie se paragonati alla rassegnazione che emerge da certe italiche dichiarazioni dopo terribili incidenti («State a casa o prendete il treno», «Tutta colpa degli automobilisti che corrono troppo», e così via). Dunque, in sintesi, il Progetto Vita (Vision information technology application), quello Aicc (Autonomous intelligent cruise control), la navigazione elettronica, la gestione dei veicoli industriali, lo Storm (Stuttgart transportation operation by regional management). Il primo comporta l'impiego di automezzi dotati di una videocamera collegata a un calcolatore: il sistema riconosce la segnaletica orizzontale e permette al veicolo di rimanere nella propria corsia o di evitare un ostacolo. «Presto - dicono i tecnici della Mercedes - useremo telecamere in grado di "vedere" meglio dell'occhio umano. L'ideale in caso di nebbia». L'Aicc si prefigge di garantire il rispetto della distanza di sicurezza. Un sensore misura quanti metri separano il «muso» della nostra vettura da oggetti davanti a noi, riconoscendo se gli stessi fanno parte del paesaggio stradale o se sono influenti ai fini del traffico. Ci distraiamo un istante proprio quando la macchina che ci precede frena? Niente paura, il sistema interviene prontamente, evitando un tamponamento. La navigazione elettronica non è una novità. Il progetto Mercedes integra sistemi di bordo con messaggi inviati dalla rete stradale. Il risultato è divertente: senza bisogno di un navigatore umano, si viene presi per mano e, tramite le indicazioni che compaiono su uno schermo 0 sono fornite a voce, condotti alla meta. Un sistema, però, che va affinato e semplificato. La gestione elettronica delle flotte commerciali permette di coordinare il trasporto merci per tutta l'Europa e di sfruttare al meglio le possibilità dei Tir e dei veicoli analoghi. Reti radiofoniche, telefoniche o satellitari consentono di tenere sotto controllo 1 singoli mezzi, di suggerire rotte alternative in caso di incidenti, di aumentare la sicurezza di autisti e mezzi. Infine, lo Storm, un buon esempio per i nostri governanti Perché iniziativa privata e responsabilità pubbliche si fondono: il ministero dei Trasporti del Baden-Wùrttenberg, la città di Stoccarda, i costruttori automobilistici, le aziende della componentistica e dell'elettronica hanno creato un progetto il cui scopo è di controllare e coordinare tutto il traffico nell'area della città e della regione. I primi progetti-pilota entreranno in funzione in primavera. Tra gli scopi, canalizzare il flusso dei veicoli, evitare gli ingorghi, suggerire gli itinerari più rapidi, indicare la situazione dei parcheggi. «In questo modo - dicono in Mercedes - si riducono consumi e inquinamento». Giusto e logico. Altro che le targhe alterne e l'emergenza permanente all'italiana. Michele Fenu

Persone citate: Progetto Vita, Storm

Luoghi citati: Baden-wùrttenberg, Europa, Stoccarda