E la Renault dice basta alla guerra dei prezzi di V. S.

E la Renault dice basta alla guerra dei prezzi Levy presenta i conti: non temo l'auto gialla E la Renault dice basta alla guerra dei prezzi MILANO. Raymond H. Levy compie in giugno 65 anni, e quindi entro l'anno dovrà lasciare la presidenza della Renault, dove era stato chiamato nel dicembre 1986. Cinque anni non sono molti, lo ha ammesso, ma Levy sembra soddisfatto dei traguardi raggiunti. Nonostante uno sciopero di tre mesi, il 1991 in Renault chiude con un lieve aumento del fatturato (170 miliardi di franchi nel 1991), una fetta del 10% nel mercato europeo, una crescita del 19% in Italia e del 108% in Germania, che hanno compensato il calo del 10% della quota francese. I motivi di questa performance? «Una gamma rinnovata, una carta vincente come «Clio», una organizzazione completamente mutata nel segno del controllo di qualità, come dimostra il suc¬ cesso tedesco» spiega Levy. Quanto al pericolo del Sol Levante, Levy sostiene «Sono ottimista. Gli otto anni che ci restano con le difese della Cee, sono sufficienti per consentirci di raggiungere gli standard giapponesi». E ancora «L'accordo con Volvo va avanti bene». E' ipotizzabile una fusione? «E' una delle molte possibilità». E il futuro? E' vero che in Europa sopravviveranno solo tre o quattro gruppi? Levy non è d'accordo: «Chi dice che il grande gruppo sia meglio di quello più piccolo? No, la sfida si vince nella qualità alta, nel ringiovanimento delle aziende. La strada è quella delle alleanze tra produttori e, del resto, è una strada che già molti hanno preso. E poi bisogna trovare il modo di far cessare la guerra dei prezzi», [v. s.]

Persone citate: Raymond H. Levy

Luoghi citati: Europa, Germania, Italia, Milano