Un impermeabile per Folk

Un impermeabile per Falk Torna su Retequattro da sabato 7 marzo «Il tenente Colombo» Un impermeabile per Falk In prima serata cinque nuovi episodi coprodotti dallo stesso protagonista Un successo che dura da vent'anni. La straordinaria popolarità dell'attore ROMA. «Io rappresento la seconda scelta dei produttori. Loro volevano Bing Crosby, ma il grande Bing, che aveva 67 anni, multimiliardario, diede forfait per non rinunciare ai suoi amati tornei di golf. E a me è toccato il ruolo del tenente Colombo... e la celebrità». Lo diceva Peter Falk una ventina d'anni fa, dopo l'immediato successo dei telefilm costruiti intorno alla figura dello stazzonato tenente, che riciclava gli stereotipi del personaggio poliziesco in versione quasi grottesca: l'impermeabile dall'urgente necessità di lavanderia, l'auto da sfasciacarrozze, una moglie premurosa e invisibile contro la marea di bionde e brune che generalmente assillano ogni duro investigatore. Il tenente Colombo torna su Retequattro, dal 7 marzo, per cinque sabati alle 20,30. Gli autori sono sempre William Link e Richard Levinson che promettono «novità nella continuità». Ogni tv-movie della serie, della .quale l'oculato Falk è anche coproduttore esecutivo, procede con il rituale strategico classico: il pubblico vede l'assassino commettere il delitto nelle prime sequenze, poi è accanto all'investigatore che conduce le indagini con logica serrata e, nonostante l'aspetto svagato e gentile, alla fine blocca il colpevole con le spalle al muro. Grazie a Colombo, Falk è stato eletto migliore attore drammatico tv del 1990 e ha portato a casa il quinto Emmy per il serial che viene distribuito ormai in 80 Paesi. Una notorietà gestita intelligentemente: l'attore non si è fossilizzato nel personaggio, ma è riuscito a diversificare la sua attività artistica, senza comunque rinnegare Colombo. Tanto da accettare una specie di autocitazione ironica nel «Cielo sopra Berlino» di Wenders: fa se stesso celebre interprete di Colombo, ma anche angelo che ha scelto di vivere sulla Terra. Nato il 27 settembre 1927 da genitori ebrei di origine russa, cresciuto a Little Italy, il piccolo Peter a tre anni perde l'occhio destro per un tumore. Ragazzo, si imbarca sulle navi della marina mercantile come cuoco e solo dopo un periodo di viaggi torna a New York e si laurea in scien¬ ze politiche. Poi fa il suo ingresso all'Actor's Studio. Il primo ruolo cinematografico è del 1958 nel film «Il paradiso dei Barbari» di Nicholas Ray. Nel 1961 gira «Angeli con la pistola» di Capra, poi è nella «Grande corsa» di Blake Edwards. Infine, il determinante incontro con Cassavetes e nasce il Falk attore intimista di «Mariti». Oggi, con una casa su due piani a Beverly Hills, una moglie di 25 anni più giovane, Shera Danese, ex Miss Pennsylvania, Falk raccoglie i frutti dorati della sua carriera. Ma non ha nulla del divo: per il grande pubblico la sua è un'immagine accattivante di uomo comune e bonario. Anche se pure il tenente Colombo ha i suoi scheletri nell'armadio. Tant'è che la figlia Chaterine, 21 anni, nata dal primo matrimonio di Falk con Alyce Mayo, gli ha intentato causa perché il disamorato genitore avrebbe smesso di pagarle gli studi universitari, nonostante un preciso patto al momento del divorzio. Una curiosità: non è stato Peter Falk il primo vero tenente Colombo della storia. Lui esordì nel 1968 con una pellicola cinematografica della NBC, «Prescription: murder». Ma trent'anni fa già Bert Freed era stato Colombo nel «Chevy Mistery Show» della NBC. C'è stata anche una versione teatrale di «Prescription: murder» con Thomas Mitchell come Colombo e Joseph Cotten nel ruolo dello psicanalista assassino, [a. pie.] Peter Falk, tenente Colombo

Luoghi citati: Berlino, New York, Pennsylvania, Roma