Armistizio Cossiga-vescovi di P. Battista

Armistizio Cossiga-vescovi La Cei: non abbiamo mai chiesto le dimissioni del Presidente Armistizio Cossiga-vescovi Ma tra Quirinale e Vaticano è gelo ROMA. Si attenua lo scontro tra il Presidente della Repubblica e i vescovi italiani, scatenato martedì da un editoriale pubblicato sul quotidiano cattolico Avvenire. Ieri ci sono stati tre gesti di pace, per chiudere il contenzioso e per liberare il governo dall'aut aut di Cossiga. Un «passo diplomatico» da parte del ministero degli Esteri; le assicurazioni di monsignor Pennacchini, vicedirettore della sala stampa vaticana: «Né la Cei né altro organismo cattolico hanno mai avanzato l'ipotesi di dimissioni del Capo dello Stato italiano, verso la cui persona vengono rinnovati sentimenti di stima e di profondo rispetto». Una rettifica del direttore dell'Avvenire Lino Rizzi, che ha negato di aver chiesto implicitamente le dimissioni del Capo dello Stato. Ma, al .di là della rappacificazione formale, i rapporti tra Quirinale e Vaticano continuano ad essere molto tesi. Al centro la disputa sull'unità politica dei cattolici: da una parte Cossiga, alfiere delle tesi di chi ritiene la de un residuo della guerra fredda; dall'altra Ruini, amico di tutti i grandi capi democristiani (da Forlani ad Andreotti, da De Mita a Gava) e fedele difensore di quel rapporto stretto che lega i vescovi italiani alla de. A complicare le cose è arrivato lo scontro che vescovi e movimenti cattolici hanno ingaggiato contro chi, a loro avviso, vuole «liquidare» la de. E Cossiga si è trovato nel mezzo: così anche quella parte del mondo cattolico che in. questi mesi lo ha assecondato, potrebbe abbandonarlo. «Cossiga - spiega Roberto Formigoni rischia di diventare l'ariete di quell'operazione capeggiata da La Malfa che vuole sostituire la democrazia cristiana». Intanto alla Camera, dopo due ore di colloquio tra Arnaldo Forlani e Bettino Craxi, de e psi hanno trovato una soluzione di compromesso sulla legge per l'obiezione di coscienza. Dopo quasi un mese di scontro frontale, la maggioranza torna ad essere unita. P. Battista, F. Ceccarelll A. Minzolini • A. Rapi «arda ALLE PAGINE 2-3

Luoghi citati: Roma