Rifondazione

Rifondazione Rifondazione «Difendiamo il simbolo le liste sono pronte» La notizia che il ministero degli Interni ha respinto il simbolo di Rifondazione comunista su richiesta del pds, dal quale è partita la contestazione sulla scritta «partito comunista» apposta sotto la falce e martello, ha colto in contropiede ed amareggiato Lucio Libertini. A mezzogiorno il capolista di Rifondazione nelle circoscrizioni del Piemonte Nord (Torino-Novara-Vercelli) e Sud (Alessandria-Asti-Cuneo), aveva lanciato un appello proprio al pds per una difesa comune della scala mobile e dell'occupazione. Ma nel pomeriggio gli ex compagni del vecchio pei hanno contestato il simbolo per un nome - chiarisce il segretario provinciale Marco Rizzo - che proprio Occhetto ed i suoi avevano «ripudiato». Oggi i dirigenti torinesi manifesteranno per protesta davanti alla prefettura, in piazza Castello. Libertini, Rizzo e il segretario regionale Gianni Fa va ro, in mattinata, quando il simbolo non era ancora stato respinto, ave¬ vano presentato le Uste per la Camera e i candidati nei 17 collegi piemontesi del Senato. Rifondazione manda in campo una decina di operai, alcuni giovani, due ex partigiani (Giovanni Doline in Uzza per la Camera e per il Senato, e Luciano Manzi) la figlia del comandante Moscatelli, Nadia per Palazzo Madama a BieUa e per Montecitòrio nel Piemonte Nord. Accoglie dalla disciolta democrazia proletaria e ripropone Franco Calamida, deputato uscente. Il 23% dei candidati è al femminile (tra le altre c'è Angela Maria Rosolen, consigliere provinciale), il 60% ha un'età al di sotto dei 45 anni, l'80 è costituito da lavoratori dipendenti. Altri nomi noti: l'ex sindaco di Nichelino, EUo Marchiaro, capogruppo di Rifondazione in Provincia, Maria Grazia Sestero, capogruppo dei comunisti indipendenti a Palazzo Civico, Raffaele Radicioni, assessore all'Urbanistica neUe giunte Novelli. Ig. san.]

Luoghi citati: Nichelino, Novara, Piemonte, Piemonte Nord, Torino