Esami su un bimbo «Ovaie regolari»

Esami su un bimbo «Ovaie regolari» Esami su un bimbo «Ovaie regolari» Ecotomografia addominale inferiore su un ragazzino di 10 anni: «L'utero è normale. Entrambe le ovaie hanno dimensioni ed ecostruttura regolari». Possibile? Dottore, che cosa è capitato? «C'è stato, semplicemente, uno scambio di cartelle», spiega imbarazzato il dottor Manzoni, direttore del centro diagnostico Redi di corso Matteotti dove venerdì pomerìggio la signora Maria Di Nuzzo è passata a ritirare i risultati di una serie di esami compiuti sul figlio, Edoardo. Sulla gravità dell'errore discutono adesso il direttore del centro e la signora Di Nuzzo. Accusa la donna: «E' vergognoso. Ho dovuto pagare 73 mila lire per quell'esame. Quando a casa ho letto gli esiti mi è venuto un colpo. E se lo scambio fosse avvenuto con la cartella di un coetaneo di mio figlio? Abbiamo corso un bel rìschio: Edoardo poteva avere una qualsiasi malattia e noi non lo avremmo mai saputo, e viceversa. Almeno la grossolanità dell'errore ci ha fatto capire subito che qualcosa era andato storto». Ammette le colpe, si dichiara «dispiaciuto», chiede pubblicamente scusa il dottor Manzoni. E replica pacato, dopo un lungo sospiro: «Le risposte sono tutte computerizzate. Vorrei chiarire che non c'è stato errore negli esami, ma nell'uso della stampante. Abbiamo controllato: quel giorno l'operatore ha schiacciato un tasto sbagliato. Però non ci sto a criminalizzare il mio personale: è fatto di professionisti, gente competente. Uomini e donne che, come tutti, possono sbagliare. E' umano. Questa caccia al medico non la accetto. E' una follia». I medici del centro Redi hanno cercato di spiegare alla signora Di Nuzzo che cosa era successo. Inutilmente. Sabato mattina, la donna s'è presentata negli uffici di corso Matteotti chiedendo il rimborso del ticket. Non ha voluto sentire ragioni la mamma di Edoardo. Che conclude: «Non accetto scuse né giustificazioni. Non si può sbagliare quando è in gioco la salute di un bambino. Volevano darmi un'altra cartella, "questa volta quella giusta" dicevano. Ma chi mi garantiva su cosa avevano inserito nel computer? Ho avuto il rimborso delle 73 mila lire e mi sono rivolta a un altro ente», [g. a. p.] Edoardo Di Nuzzo ' mostra la cartella «scambiata». Si è trattato, spiegano al centro diagnostico Redi, di un errare dell'operatore che ha schiacciato un tasto sbagliato, «ma gli esami sono giusti»

Persone citate: Di Nuzzo, Dottore, Edoardo Di, Manzoni, Maria Di Nuzzo, Redi