Muore in ambulanza
Muore in ambulanza L'ingresso del Regina Margherita era bloccato dalle auto Muore in ambulanza Neonata trasferita dall'ospedale di Carmagnola per complicazioni post-parto Inutile la corsa egli sforzi di due anestesiste: il cuore non ha retto Una bambina nata al San Lorenzo di Carmagnola è morta poco più di un'ora dopo, mentre in ambulanza la trasferivano al Regina Margherita di Torino. A nulla sono serviti la disperata corsa e gli sforzi di due anestesiste che erano sul veicolo. Il dramma si è consumato lunedì a poche decine di metri dall'ingresso del pronto soccorso, mentre il conducente della Croce Rossa cercava di farsi strada tra decine di auto mal parcheggiate. La morte ha riacceso Te polemiche tra l'Usi e il Comune. «Se ci fosse stata una vera emergenza - si domandano ora i medici - questo intoppo avrebbe potuto essere fatale?». In realtà sembra che il tempo perso dall'ambulanza nel com¬ piere il tragitto da via Zuretti al piazzale del Regina Margherita non sia stato la causa del decesso. La bambina era venuta alla luce verso le 11 nel reparto di ostetrìcia del «San Lorenzo». «Un parto con taglio cesareo in una gravidanza di 33 settimane - ha detto il primario, Ugo Lucci -. Poi sono subentrate complicazioni». Si è deciso il trasferimento al Regina Margherita. Secondo gli specialisti i suoi parametri vitali (Apgar) erano a livello 1, il gradino più basso rispetto alla scala che giunge sino a 10. Un'ambulanza della Croce Rossa di Carmagnola, con due anestesiste, ha portato la bambina a Torino. Alle 12,15 l'autoveicolo è giunto in via Zuretti. Qui, a una trentina di metri dal piazzale dell'ospedale, il cuore non ha retto. Le spécialiste hanno tentato, senza risultato, di rianimarlo. Sono passati alcuni minuti, forse sei, mentre l'ambulanza ha cercato di superare le auto in sosta. Poi ha raggiunto l'ingresso del Regina Margherita. Ma solo per una breve sosta prima di riprendere la strada di Carmagnola con il corpo ormai senza vita della neonata. L'episodio ha posto alcune domande: quei pochi minuti di ritardo sono stati determinanti per causare la morte della bambina? Una risposta potrebbe venire questa mattina dal risultato dell'esame autoptico. E indurre gli stessi genitori, Laura e Mauro Gilardi, a presentare un esposto alla magistratura. Nel frattempo dal Regina Margherita è ripartita la polemica sul parcheggio. «Il 29 novembre 1990 - ricorda il direttore sanitario Giuseppe De Intinis - l'Usi aveva chiesto al Comune di privatizzare l'area antistante l'ospedale. A voce tante promesse. In concreto non si è visto un atto. Ogni via d'accesso è stretta tra file di auto che non rispettano né marciapiedi né aree verdi. Abbiamo chiesto la presenza di un vigile senza risultato. Vorremmo almeno la privatizzazione delle rampe d'accesso al pronto soccorso per mettere una sbarra e controllare il traffico. Anche queste richieste sono cadute nel vuoto». Adriano Provera Accuse al Comune per la viabilità Sarà reso noto stamane il risultato dell'esame autoptico L'ingresso dell'ospedale infantile Regina Margherita: per entrare le ambulanze devono fare la gimkana
Persone citate: Adriano Provera, Giuseppe De Intinis, Mauro Gilardi, Ugo Lucci
Luoghi citati: Carmagnola, Torino
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