«Breccia» nel centro ma a senso unico

«Breccia» nel centro ma a senso unico Cala lo smog, rinvio delle targhe alterne «Breccia» nel centro ma a senso unico La «breccia» nella zona blu del centro città consente di smaltire il traffico che rimarrebbe bloccato nella strozzatura in corso Vittorio angolo corso Massimo d'Azeglio, dove si lavora per sistemare l'acquedotto scoppiato, ma ha creato molta confusione fra gli automobilisti. E ha chiesto un maggiore impegno ai vigili urbani che sorvegliano l'accesso nell'area a traffico limitato. La «breccia» - aperta lungo via Po, piazza Castello, via Micca e via Cernaia - è percorribile soltanto a senso unico: dalla collina in direzione di Porta Susa. La sosta è vietata, tranne che per i titolari di permesso e transito nella zona blu. Appena corso Vittorio sarà di nuovo agibile (le previsioni indicano sabato), l'asse di scorrimento attraverso il centrò dovrebbe venire annullato. Sul fronte dell'inquinamento atmosferico, i meteorologi - per nostra fortuna - non 1 hanno azzeccata. Il «bel tempo con sole e bonaccia» è stato smentito. Il cielo, infatti, si è rannuvolato e le correnti di aria hanno dissolto buona parte della cappa di smog. La concentrazione dei gas venefici era cresciuta gradualmente fra sabato, domenica e lunedi, giungendo a superare ventuno volte il livello di attenzione nell'arco di 24 ore tra domenica e lunedì (in alcuni casi si è sfiorato l'allarme rosso). Ieri gli strumenti hanno registrato una brusca flessione:, ossido di carbonio e biossido dì azoto in discesa in via della Consolata, in piazza Rebaudengo, al parco Di Vittorio, e il livello d'attenzione è stato raggiunto 13 volte. Così slitta a data da destinarsi il ricorso alle targhe alterne, che si prospettava per oggi. Ma se gli attuali livelli di ossido di carbonio e di biossido di azoto si manterranno inalterati per quattro giorni, è possibile che il sindaco ordini l'uso di targhe alterne da partire da venerdì. Sul fronte della nube puzzolente, che ha imperversato in numerosi quartieri per oltre tre settimane, le uniche novità provengono dal Comune. L'assessorato all'Ambiente cerca di quantificare le spese del personale, del furgone e dei tecnici dell'Enea giunti da Roma per i controlli. Questo perché il Comune sta valutando se costituirsi o meno parte civile nel procedimento penale contro ignoti, avviato dalla Procura della pretura. [g. dol.j

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