Il capitalismo esce dall'inferno cinese

Il capitalismo esce dall'inferno cinese PECHINO mmmmHmmmmm Editoriale del Quotidiano del popolo ispirato da Deng che lotta con i conservatori Il capitalismo esce dall'inferno cinese Dopo 4Qjmni cade lascomunica: serve allo sviluppo PECHINO. Il Quotidiano del Popolo, organo del partito comunista cinese, ha infranto per la prima volta in quarant'anni l'interdetto al capitalismo, ammettendo che molti dei metodi e delle strategie proprie di questa forma di organizzazione economica possono essere profìcuamente impiegate anche in Cina; il leasing, le gare d'appalto, le fusioni societarie e l'emissione di titoli non sono più tabù per la nuova leadership cinese. Il giornale puntualizza che questi metodi non costituiscono un'invenzione del capitalismo, essendo patrimonio dell'economia mercantile, e possono quindi essere vantaggiosamente utilizzati anche in regime di economia centralizzata, ma rende l'onore delle armi alle «eccellenti tradizioni culturali di molti Paesi occidentali», fino a ieri bestia nera della nomenklatura cinese, che vedeva nella «contaminazione da parte dell'Occidente» il principale pericolo per la gioventù cinese. «Non possiamo respingere queste influenze positive, che lungi dal danneggiare le radici del socialismo le rafforzano», spiega il giornale; gli osservatori ritengono che l'articolo, molto audace per l'attuale corso delle cose cinesi, scaturisca dalla cerchia di Deng Xiaoping, iniziatore delle riforme, che ha recentemente sferrato una offensiva contro l'ala conservatrice della leadership di Pechino. Il Quotidiano del popolo osserva che i paesi capitalisti hanno accumulato una ricca esperienza in materia di economia di mercato, «e non possiamo rifiutare alla leggera quelle fra le sue leggi di sviluppo sociale che favoriscono le forze produttive, perché non sarebbe un atteggia¬ mento scientifico»; fra i metodi del capitalismo «esportabili» in Cina il giornale elenca il commercio estero, l'introduzione di capitali stranieri, l'adozione di metodi scientifici di amministrazione, l'high-tech. L'organo del pcc, baluardo dei conservatori, si fa oggi assertore di più radicali riforme economiche: «Dobbiamo incrementare la nostra decisione nelle riforme, aprendoci al mondo esterno e accelerando il passo», raccomanda il giornale nel suo editoriale. «Riformarci e aprirci all'esterno è una scelta obbligata; non abbiamo altre strade da intraprendere». L'editoriale riprende le affermazioni fatte da Deng nella sua visita nel Sud della Cina, avanguardia della riforma economica, avvenuta il mese scorso; era il primo impegno pubblico da molti mesi a questa parte, per l'anziano ma ancora estremamente autorevole leader cinese. «Il capitale e la tecnologia non hanno connotazione di classe in sé», osserva II Quotidiano del Popolo. (Agi-Ap]

Persone citate: Deng Xiaoping

Luoghi citati: Cina, Pechino