Due ps nell'urna francese di Enrico Benedetto

Due ps nell'urna francese PARIGI Le amministrative si avvicinano tra sorprese e feroci polemiche Due ps nell'urna francese I notabili del partito, emarginati da Tapie, creano una lista alternativa La-rissa-intema favorisce LePen, che ha sfiorato il successo ~a Nizza PARIGI DAL NOSTRO CORRISPONDENTE , Rien ne va plus. Liste e candidature per le Amministrative del 22 marzo sono da ieri ormai immodificabili, eppure nulla funziona della vecchia, tranquilla geografia politica: in una cantonale a Nizza Le Pen - pur battuto - raggiunge nel 2° turno il 49,5 %, i socialisti ingaggiano una guerra fratricida con Tapie, i Verdi malgrado le divisioni interne avrebbero in tasca almeno il 15 % (e 84 francesi su 100 dalla loro per «simpatia»), il vecchio pcf nei sondaggi tiene e addirittura provoca fughe dal ps. Unica certezza: saranno elezioni happening. Iniziamo dal FN. Domenica, per batterlo nel suo feudo nizzardo (15 mila elettori circa, una suppletiva) la radicale MarieJeanne Murcia ha dovuto convogliare suffragi bianco-rossoverdi. Tutti assieme contro Le Pen, insomma, nel ballottaggio. Ma solo poche schede la separano dal lepenista Jacques Peyrat, che accusa l'«arco istituzionale» di voler costituire un Fronte Repubblicano anti-Estrema Destra. Il portavoce socialista Jean-Jack Queyranne nega ieri ogni embrassons-nous con neogollisti o giscardiani, tuttavia la situazione potrebbe facilmente ripetersi. E il Front National avrà buon gioco a denunciare il «compromesso storico» ordito per allontanarlo dal potere. Altro casus belli, l'istrionico presidente Adidas Bernard Tapie che il ps ha messo capolista nelle Bouches-du-Rhòne: malgrado non abbia tessere e debba le sue fortune a comportamenti padronali alquanto duri, la sua energia e le fortune calcistiche promettevano ossigeno in casa ps. La sua lista «Energie Sud» ha però sconquassato i faticosi equilibri di molte federazioni. Tapie fa l'equipe come se lo attendesse un Olympique Marseille-Paris St. Germain al fulmicotone. Domanda energie fresche: i notabili li sbatte in panchina. Eccogli dunque proporre il couturier Daniel Hechter, l'attrice Mylène Demongeot, il cantante Enrico Macias fra l'incredulità generale. «Non sono qui per far rieleggere nessuno» dice. Presolo in parola, il ps di Var e Hautes Alpes annuncia una lista autonoma contro monsieur Bernard. E a Marsiglia il sindaco Vigoroux gli nega appoggi. Una fronda suicida, che finirà per beneficiare l'avversario conclamato: Le Pen. Il quale vanta altri atout, anzitutto l'assenteismo di sinistra. La rosa mitterandiana delude e le defezioni salgono avvantaggiando il Front. «Bisogna far comprendere alla gente che non votare rappresenta mezzo suffragio per Le Pen» ha ammonito Edith Cresson. Il ps lo ripeterà nei 10 mila appuntamenti in programma, tuttavia oggi le sue chances mobilitatone sarebbero minime, e la previsione gli accredita un -8 %. ' Ridono «I Verdi» (Antoine Waechter) e «Generation Ecologie» del ministro per l'Ambiente Lalonde. Due formazioni che si spartiranno il 14-16 %. Prime vittime, i socialisti, ma anche il Centro subisce emorragie. Proprio ieri, dopo lungo flirt con il ps, Lalonde è sembrato volersi differenziare evocando Un futuro premier udf, rpr o altro. Il pcf, lui, non molla. Manterrà, dicono, un 10 % e vieta ai suoi uomini di votare Tapie. Il N° 1 Adidas può consolarsi con la scrittrice Marguerite Duras, sua imprevedibile tifosa. Enrico Benedetto La signora Murcia: ha sconfitto Le Pen

Luoghi citati: Front, Marsiglia, Nizza, Parigi