Violenza e droga al tabarin

Violenza e droga al tabarin Blitz dei carabinieri dopo la denuncia di una ballerina Violenza e droga al tabarin Catena di arresti nella Torino di notte ìbH. O'S- JI • i ■ I carabinieri indagano nella Torino di notte per fare luce su una vicenda di violenta carnale contro le «entraìneuses» e su un presunto traffico di cocaina. Nelle prime ore di domenica è scattata un'operazione dei carabinieri del nucleo operativo: obiettivo la città by night, i suoi locali notturni, i tanti tiratardi. Perquisizioni ed arresti si sono succeduti in diverse zone della città: ieri mattina gli uffici-bunker del Nucleo operativo di via Valfrè erano proibiti a tutti. L'attività dei militari si è comunque protratta sino alla notte scorsa, con un'ultima serie di accertamenti e arresti. Fra le persone finite in manette c'è Claudio Albanese, 46 anni, noto titolare del night club «Chatham» di via Teofilo Rossi. Con lui almeno una mezza dozzina di persone fra cui un altro manager di locali notturni. Nulla si sa sulle contestazioni mosse dal magistrato. L'operazione dei carabinieri del maggiore Muggeo e del capitano Polvani avrebbe avuto origine da due diverse indagini: una relativa a presunte violenze carnali ai danni delle «entraìneuses» che lavorano nei locali cittadini, un'altra incentrata su un giro di stupefacenti. Impossibile avere conferme dai militari che hanno preferito non commentare l'operazione. Il mondo dei night club è da tempo sotto osservazione da parte dei carabinieri che hanno infittito i controlli, cercando anche di entrare nei meccanismi che regolano l'attività delle «ragazze in vetrina». E' infatti mutata, negli ultimi anni, la loro provenienza ed il loro status. Sino agli inizi degli Anni 80 era un lavoro per italiane, dorninicane, brasiliane e qualche polacca, l'avanguardia di quella che è diventata un'invasione. Ora è cominciata la stagione delle ragazze dell'Est che hanno rapidamente soppiantato le africane, una volta ricercate perché «esotiche», ma ora inflazionate. E con l'avvento delle bulgare, delle sovietiche, delle romene e delle cecoslovacche (che riscuotono molti consensi) è cambiato anche il mercato. Queste ragazze non guadagnano molto: spostate da agenzie che spesso impongono contratti poco generosi, raggiungono buoni utili solo con la loro «inizitiva personale» con i clienti. Che, con un altro termine, si chiama prostituzione. E sarebbero state proprio le «entraìneuses» a far partire le indagini, raccontando di oscure storie di violenza, droga e sopraffazione. Che non venivano denunciate alle forze dell'ordine nel timore di essere messe sulla strada. Quelle prime, timide ammissioni avrebbero fatto scattare accertamenti ed intercettazioni, che avrebbero aperto nuovi canali d'indagine. La «Torino di notte», anche quella luccicante dei night club più eleganti, è davvero malata? Non è un mistero che, anche nelle ultime settimane, c'è stata l'occasione di arrestare latitanti proprio davanti ad una bottiglia di champagne. «I night club sono un po' come la carta moschicida - raccontava un esperto investigatore, ora andato in pensione -: richiamano i delinquenti, anche i ricercati, che restano soggiogati da un mondo fatto di lustrini. Così noi li arrestiamo». Angelo Conti Dietro i lustrini delle entraìneuses intimidazioni e fiumi di coca In manette anche il titolare del Chatham e altri impresari Uno dei controlli periodici dei carabinieri nei locali della «Torino di notte»: spesso si trovano anche ricercati Il locale di via Teofilo Rossi: il titolare Claudio Albanese è fra gli arrestati

Persone citate: Angelo Conti, Claudio Albanese, Muggeo, Polvani

Luoghi citati: Torino