Al via col tutto esaurito

Al via col tutto esaurito Al via col tutto esaurito Lega, Borsano e Bonsignore nella prima sfida per le urne E' partita la campagna elettorale vera. Anche se non tutti i partiti hanno completato le liste (dovranno essere depositate in tribunale entro il 5 marzo). Nella prima domenica di comizi in alcuni pubblici ritrovi è arrivata la folla: 1500 partecipanti al teatro Massaua per l'apertura di Gian Mauro Borsano, presidente del Torino-Calcio, candidato indipendente nella lista del psi. Altrettanti al Carignano, dove centinaia di persone sono rimaste a premere sulle porte, chiuse per ragioni di sicurezza. Salone gremito pure per il dibattito sulla casa, organizzato dalla de, concluso dal vicesegretario nazionale Silvio Lega e dall'onorevole Botta, alla sala «Seat» di via Bertola. Gremito il centro d'incontro di via Moretta, dove il socialista Gabriele Salerno ha presentato la carta dei diritti per l'anziano. Al teatro Massaua, Borsano ha lanciato il movimento di unità della sinistra democratica. Un raggruppamento che presieduto da Piero Blandino, già sindaco socialdemocratico di Villardora - riunisce alcuni «ex» della de, come Silvano Alotto, assessore a Bussoleno e vicepresidente del parco dell'Orsiera; del psdi, tra i quali Roberto Gesnelli, vice presidente dell'Iacp; di Rifondazione comunista, ad esempio Aldo Crivelli, consigliere comunale di Grugliasco. Ricercata la regia dei colori: ovunque tendenti al granata, sui dépliant ed in sala. E Borsano - preceduto dal suo vicepresidente Cesare Lanza - nel concludere la kermesse ha illustrato il suo «impegno politico», rilanciando «torinesità e piemontesità». Caratteristiche - ha spiegato - che «non devono essere considerate come una sorta di razzismo mascherato, poiché piemontesi sono tutti coloro che vivono in questa regione, senza distinzione di provenienza». Il de Vito Bonsignore, al teatro Carignano, ha riproposto il caso Torino. «Non chiedo - ha detto - assistenzialismo, sussistenze o contributi a pioggia, ma un accordo tra Stato, Regione, enti locali ed operatori eco- nomici, in grado di far arrivare al Piemonte e a Torino risorse significative per realizzare sedi universitarie, un Politecnico funzionale, il parco tecnologico, servizi, infrastrutture ed ospedali degni della tradizione di una regione e di una città d'avanguardia». Ma i torinesi hanno anche altre necessità. Lo dimostrano gli sfrattati che manifestano nei quartieri, lo «urla» il silenzio delle fiaccolate dei senzatetto. Giampaolo Zanetta, segretario de, per tentare una risposta ha invitato il leader piemontese e capolista per le elezioni Silvio Lega, il presidente della commissione Lavori pubblici Botta, il presidente dell'Iacp, Mario Fimiani e l'assessore regionale all'Urbanistica Mario Carletto a discuterne. E dalla Sala Seat di via Bertola 34, Lega con tono rassicurante ha ricordato che la de ha sempre considerato il «bene casa» come «un tema centrale della propria politica». La legge finanziaria - ha aggiunto - consente alla città di vendere 3400 alloggi. «Gli inquilini potranno acquistarli, diventare proprietari, niente di più. Non è assolutamente vero, come si è sentito ripetutamente dire, che ci saranno trasferimenti di alloggio per chi non ha intenzione di comperarlo». E per far capire meglio agli inquilini le agevolazioni ed i diritti offerti dalla legge, ha invitato il presidente dell'Istituto case popolari a «promuovere una campagna di informazione nei quartieri». Giuseppe Sangiorgio Sta entrando nel vivo la campagna elettorale: si moltiplicano i manifesti

Luoghi citati: Bussoleno, Grugliasco, Piemonte, Torino