Valanga di simboli battuto ogni record

Valanga di simboli battuto ogni record Presentati 247 contrassegni (120 dalle leghe) Valanga di simboli battuto ogni record ROMA DALLA REDAZIONE Le cifre sono da record. Alle 16 di ieri, quando è scaduto il termine di legge per la presentazione dei simboli per le liste che il 5 aprile si daranno battaglia a colpi di scheda, l'ufficio elettorale del Viminale ne aveva ricevuti 247, il numero più alto di tutti i tempi. Solo le Leghe, sia quella di Bossi che quelle di tipo locale, ne hanno presentati 120, i Verdi una ventina, i Movimenti dei cittadini una decina. E poi c'è la pletora dei nuovi, una vera e propria fiera della speranza e della stravaganza. Ben cinque liste pretendono di rappresentare gli automobilisti, quattro le casalinghe, tre che intendono sostenere i diritti dei cacciatori. Esposti in grandi bacheche lungo i corridoi del quarto piano, questi rettangoli bianchi con disegno colorato al centro offrono un colpo d'occhio indubbiamente simpatico. Le perplessità incominciano quando si osservano da vicino, i contrassegni ma soprattutto gli slogan che li accompagnano. Accanto ai simboli dei partiti già rappresentati in Parlamento, del pds e di Rifondazione comunista, c'è proprio di tutto. Alcuni simboli sono un revival, come quello dell'Uomo qualunque, con l'omino schiacciato sotto un torchio girato da due mani. Altri sembrano il frutto dei fermenti che da tempo stanno agitando l'opinione pubblica e che cercano di coagulare in varie forme di protesta. La parola «protesta» è infatti una delle più frequenti negli slogan che accompagnano i simboli, accompagnata - con buona pace dell'Accademia della Crusca - da «autonomista» o «indipendentista». Fra le nuove le- ghe, una «Lega di protesta» e una «Superlega». . C'è naturalmente il simbolo della Usta referendaria di Massimo Severo Giannini, un grande «SI'» con la scritta «Referendum» e una piccola rosa radicale stilizzata. C'è quello dell'ex senatore msi Giorgio Pisano, un grande Fascio con la scritta «Fascismo e libertà». E c'è quello dei «Monarchici per l'Europa», con una corona regale in campo azzurro. Un altro simbolo, contrassegnato dallo sloga ì «Rinascita italiana», propone l'immagine di Giovanni dalle Bande Nere, famoso capitano di ventura. Uno dei simboli più noti, perchè più reclamizzati dai mass media nelle ultime settimane, è quello del «Partito dell'Amore», che presenta il viso di una suadente Moana Pozzi all'interno di un cuore rosso. I movimenti dei cittadini si esprimono in varie forme. Si va dal «Vivere insieme» a un erme¬ tico «Senza confini», da un imprecisato «Movimento economico italiano» a un «Partito giustizialista», da un «Movimento internazionale di responsabili per la reale informazione per la vita e per l'ambiente» a un «Movimento popolare cristiano» che intende owimente contrapporsi alla de e che rincuora i suoi elettori con lo slogan «In questo segno vincerai». Un gruppo si autodefinisce prolissamente «Movimento dei cittadini, degli onesti, dei giusti, dei liberi e degli uguali». Adesso toccherà al ministero dell'Interno, entro le 16 di domani, stabilire quali simboli possono essere ammessi e quali sono invece da rifiutare. I gruppi che hanno avuto il contrassegno respinto avranno però ancora 48 ore di tempo per ricorrere in Cassazione. Le Uste elettorali dovranno invece essere presentate presso le cancellerie delle corti d'appeUo o dei tribunali. 1; |»t tfwM WHHH Un tabellone di contrassegni elettorali esposto al Viminale

Persone citate: Bossi, Giorgio Pisano, Massimo Severo Giannini, Moana Pozzi

Luoghi citati: Europa, Roma