Alla Zalaffì il trofeo Lancia
Alla Zalaffi il trofeo Lancia A Villa Glicini finale italiana nel fioretto femminile di Coppa del Mondo Alla Zalaffi il trofeo Lancia Battuta in due assalti Diana Bianchedi Bortolozzi5a, delude la tedesca Fichtel Duello all'italiana sulle pedane di Villa Glicini dove ieri pomeriggio si è disputata la finale del Trofeo Lancia, terza gara di Coppa del Mondo di fioretto femminile. Nell'assalto conclusivo si sono trovate di fronte due azzurre dalla lunga esperienza, allieve entrambe del Club Giardino di Milano. Margherita Zalaffì si è imposta facilmente su Diana Bianchedi in due assalti, vinti col punteggio di 5-1, 5-3. La Zalaffì è riuscita così a bissare il successo conquistato a Villa Glicini nel 1987 ed ha dato prova anche ieri di essere in possesso di una grande tecnica e di aver raggiunto un ottimo grado di preparazione fìsica. Sottotono, invece, la prova delle fiorettiste tedesche che, storicamente, sono le grandi favorite in questa specialià. Zit Funkenhauser ha chiuso la gara al terzo posto mentre la favoritissima Anja Fichtel ha dovuto accontentarsi dell'ottavo piazzamento. La Fichtel, campionessa olimpionica, già campionessa iridata, diventerà mamma tra quattro mesi; aveva vinto la scorsa edizione del Trofeo battendo Giovanna Trillini. Anche la campionessa jesina non è stata tra le protagoniste pur essendo la favorita: è stata costretta a cedere le armi in anticipo. S'è, infatti, dovuta ritirare durante i turni eliminatori di venerdì perché s'era infortunata ai legamenti crociati del ginocchio mentre stava affrontando la canadese Aubin. La Trillini ha seguito la fase finale dagli spalti: «Il 1992 s'era iniziato in modo strepitoso commenta - e sicuramente avrei potuto portare a casa un buon risultato anche a Torino. Purtroppo questi incidenti fanno parte della carriera di uno schermitore, bisogna accettarli come mali necessari: spero soltanto di potermi riprendere presto per tornare a gareggiare in Coppa del Mondo». Dopo le prime due gare di Coppa del Mondo la schermitrice che a Budapest, l'estate scorsa, aveva conquistato il titolo iridato, era al comando della classifica grazie al sesto posto ottenuto nella coppa Caola disputata nella capitale ungherese e la vittoria a Goeppingen, in Germania, nel torneo Stauferland. Dopo l'infortunio i medici hanno prescritto alla Trillini quindici giorni di riposo assoluto. Giovanna sorride, non sembra particolarmente scossa per l'infortunio e ha seguito con serenità l'andamento della gara: «Sono qui per applaudire le mie amiche e compagne di squadra. Inoltre, sono qui anche per studiare le avversarie che ritroverò prossimamente in pedana». Le fiorettiste tedesche rimangono le più temute. Prima fra tutte Anja Fichtel, vincitrice, come abbiamo detto, della scorsa edizione del Trofeo, battuta quest'anno in semifinale dalla Zalaffì (5-2, 5-3). Seguono le altre teutoniche come Zit Funkenhauser e Sabine Bau. Il prossimo appuntamento di Coppa del Mondo del fioretto femminile è in programma a metà marzo, a Mosca. Giovanna non ci sarà ma tornerà ad essere competitiva nelle successive prove iridate. «Nei prossimi mesi la preparazione sarà molto importante. Mi impegnerò come ho sempre fatto per arrivare in buona forma alle Olimpiadi di Barcellona. L'obiettivo è uno solo: riuscire ad entrare in zona medaglie. No, non penso alla vittoria, sarà già un'autentica impresa salire sul podio». Oggi il Club Scherma Jesi, che rappresenta l'Italia in Cop- pa Europa, dovrà quindi fare a meno di lei. Chiamata a prendere il suo posto in squadra è la romana Anna Giuffrida, e Giovanna, da spettatrice, azzarda un pronostico: «Germania e Russia si giocheranno la vittoria finale. Non credo che l'Italia abbia molte possibilità», Barbara Rebora Classifica: 1. Zalaffì (Italia); 2. Bianchedi (Italia); 3. Funkenhauser (Germania), Maciejewska (Polonia); 5. Bortolozzi (Italia); 6. Badea (Romania); 7. Huszti (Germania); 8. Fichtel (Germania). Le altre italiane: 12. Vaccaroni, 24. Vezzali, 26. Giacometti, 27. Traversa, 30. Pozzo. Margherita Zalaffì (nella foto) ha bissato il successo conquistato nel 1987, superando la compagna di squadra Diana Bianchedi
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