Berlusconi sorpassa Gesù

Berlusconi sorpassa Gesù e' il più «amato» dai ragazzi italiani, Cristo al quarto posto Berlusconi sorpassa Gesù Il presidente della Fininvest davanti anche a Cossiga Sgarbi (settimo): «Ai giovani piacciono i vincenti» ROMA. Berlusconi batte Gesù. E batte il Papa, il Presidente Cossiga. «Sorpassa» i muscoli di Schwarzenegger, le canzoni di Michael Jackson, le parole violente di Vittorio Sgarbi. E' il più amato dai ragazzini d'Italia, di quelli che hanno dai nove ai tredici anni e che tutti i giorni stanno incollati davanti alla tv. Seicentoquarantrè bambini e ragazzi di Milano, Firenze, Roma e Pescara ai quali si è rivolta, per un sondaggio choc, la rivista «Prospettive nel mondo». «Berlusconi mi piace perché è ricco sfondato e presidente della Fininvest», ha detto il 28 per cento. E il 23 per cento: ((Amo Cossiga perché è il Presidente, sta dicendo la verità e può sistemare i problemi del mondo». Poi Arnold Schwarzenegger (16,5 per cento), Gesù (14 per cento) e il Papa (10,6 per cento). Infine Michael Jackson (4,6 per cento) e Vittorio Sgarbi (4 per cento). «Sono felice - dice Silvio Berlusconi - in questa settimana sono stato definito, in un altro sondaggio, capo ideale dagli studenti universitari. E oggi il più amato dai bambini...». Un attimo di silenzio: «Evidentemente mi vogliono male soltanto gli editori». «Appena settimo? Che peccato - commenta, ridendo, Vittorio Sgarbi - pensavo di arrivare almeno quinto». Anche lui prende tempo, poi dice tutto serio: «Comunque, guardando la classifica mi accorgo di essere in compagnia di tanti personaggi stranieri. Quindi se gareggiassero soltanto gli italiani, sarei tra i primi». Adriana Zarri, quando legge la classifica ha un moto di stizza. La teologa, dal suo rifugio piemontese, sbotta: «E' terribile, sono indignata». Poi osserva, pacata: «Questa graduatoria espri- me valori terribili, anche se purtroppo correnti: ai primi posti ci sono il denaro, il potere, la violenza. Ci sono personaggi che appaiono, c'è Berlusconi che è ricco e che offre spettacolo. Ma che spettacolo!». E Gesù: «E' triste vederlo al quarto posto, ma chi parla oggi ai ragazzi di Gesù?». Vittorio Messori, giornalista e scrittore cattolico, non sembra scandalizzarsi. Anzi. Il suo esordio è una battuta: «Ho scritto "Ipotesi su Gesù" e ho venduto un milione di copie. Scriverò "Ipotesi su Berlusconi", chissà quanti libri venderò. Gesù al quarto posto? E' straordinario, pensavo che non entrasse neppure in classifica. Gesù è davanti a Sgarbi, poi». Osserva: «Guardi la classifica, ci sono tutti personaggi pùbblici, televisivi. Anche il Papa credo che sia visto dai ragazzi soprattutto come showman del sacro. E allora? Di Gesù non parla mai nessuno in tv. Come Sgarbi ha il dono dell'ubiquità, ma quella di Sgarbi è un'ubiquità televisiva. Invece Gesù è dimenticato persi- no dai catechisti». E Cossiga: «Gesù ha esternato una volta sola, duemila anni fa. Cossiga esterna ogni giorno, ovvio che i ragazzi lo abbiano scelto come modello. Berlusconi? Siamo nella civiltà dell'immagine, della tv. E vuoi che i ragazzi non indichini come più amato il grande burattinaio, quello che fa danzare tutti davanti al teleschermo?». «Ma no, ma no - ribatte Vittorio Sgarbi - questa è una scelta precisa: i bambini vogliono modelli vincenti, a modo loro tutti questi personaggi sono vincenti. E' come se avessero scelto tanti Nembo Kid, ciascuno nel proprio campo». L'antropologa Ida Magli offre altri spunti di riflessione. E un dubbio: «Mi sembra un sondaggio un po' costruito, non proprio attendibile. Che ne sanno i ragazzini di Cossiga, che giudizio preciso ne possono dare? Queste risposte riflettono piuttosto le idee, i pensieri, i miti degli adulti, dei loro genitori». Nelle parole di Ida Magli si specchia una realtà che ha come centro, come motore l'informa¬ zione televisiva, il piccolo schermo. La Magli conclude: «Una volta fra genitori e ragazzi il dialogo era quasi inesistente. Adesso si dialoga con la tv e attraverso la tv. Il rito collettivo è mettersi davanti ad uno schermo. E commentare, prendere posizione. Per questo i ragazzi danno un giudizio politico su Cossiga, addirittura dicono sì a Sgarbi. E dimenticano Gesù». Luigi Stigliano Adriana Zarri (sopra) «Questa graduatoria esprime valori terribili» Vittorio Messori (sotto) «Gesù quarto? Non pensavo che entrasse in classifica» Vittorio Sgarbi (sopra) «Se ci fossero stati solo italiani sarei tra i primissimi»

Luoghi citati: Firenze, Italia, Milano, Pescara, Roma