Filtro inutile, maga condannata

Filtro inutile, maga condannata Alla sbarra la cartomante Carmela: 10 mesi per circonvenzione d'incapace Filtro inutile, maga condannata Garantiva sicure conquiste con i suoi sortilegi Come convincere una persona a contraccambiare il nostro amore? Cristina C, 19 anni, le aveva provate tutte per attirare l'attenzione di Enzo. Invano. Il giovane restava insensibile, non si curava di lei che passava da una crisi di pianto all'altra. Cristina non era ragazza da abbattersi facilmente. Per conquistare il suo Enzo era disposta a tutto. Anche a ricorrere ad una chiromante seminferma di mente. La storia è finita in tribunale con la maga condannata alO mesi e 20 giorni (con i doppi benefici) per circonvenzione d'incapace. La vicenda risale all'estate dell'80. Cristina, figlia di un commerciante di liquori, incontra quello che ritiene il grande amore. Ma Enzo non ne vuol sapere. La ragazza chiede aiuto a Carla Rosso, un'impiegata che lavora da anni nel negozio del padre. La donna le consiglia la chiromante Carmela Giustolisi Praino: «Risolverà i tuoi problemi». La Praino, ex operaia, aveva subito nel '73 un trauma cranico, con vari ricoveri anche in clinica psichiatrica. Da allora aveva scoperto la magia. Cristina ha raccontato: «Sono andata dalla maga una decina di volte, quasi sempre accompagnata da Carla». I riti magici non hanno grandi effetti. La chiromante dà a Cristina per 540 mila lire anche un «cuore portafortuna», un oggetto che vale poche migliaia di lire e che si rivela un fallimento. Come il bambolotto sul quale Cristina deve infiggere gli spilli per eliminare gli influssi negativi di una fattura che, a sentire la maga, le era stata fatta dalla madre di un ex fidanzato. La storia va avanti due mesi, poi la madre della ragazza s'è accorta che il conto corrente della figlia si stava prosciugando, mancavano più di tre milioni. Cristina, messa alle strette, le confida tutto. E' la madre presenta denuncia. Sotto accusa, all'epoca, finisce anche Carla Rosso. L'impiegata è stata condannata ieri alla stessa pena della maga (10 mesi e 20 giorni): secondo i giudici le due donne erano d'accordo per spillare denaro a Cristina. La chiromante, difesa dall'avvocato Foti, ha detto: «Ho fatto il mio lavoro, non ho approfittato di lei». L'impiegata Rosso ha negato ogni complicità. Gli «attrezzi del mestiere» della magia: a loro si affidano troppi creduloni

Persone citate: Carla Rosso, Carmela Giustolisi, Foti