Italtel vuol sposare la Philips di Roberto Ippolito

Italtel vuol sposare la Philips Offerta italiana per la divisione telecomunicazioni del colosso olandese Italtel vuol sposare la Philips Intanto la Stet negozia con At&t per rafforzare l'alleanza Si cercano alternative al mancato accordo con la Telettra ROMA. L'amico è americano. Ma il desiderio è europeo. L'Italtel vuole conquistare la divisione telecomunicazioni della Philips, il colosso olandese dell'elettronica. L'operazione procede parallelamente alle trattative avviate negli Stati Uniti per rafforzare l'alleanza con l'At&t, considerata fondamentale per tutti i suoi programmi di sviluppo. La Stet, la finanziaria dell'Iri per le telecomunicazioni a cui l'Italtel fa capo, negozia infatti contemporanemente ulteriori sviluppi del patto americano e si è fatta sotto per centrare una clamorosa acquisizione con la quale raddoppierebbe in un colpo le dimensioni. Presieduta da Biagio Agnes, la Stet valuta l'eventuale acquisizione una tappa importante del processo di internazionalizzazione. Ed è perciò seriamente interessata a comprare la Philips telecomunicazioni. Le risorse per farlo sono pertanto disponibili. L'iniziativa segna una svolta nelle strategie Italtel. I primi segnali sono stati dati dallo stesso amministratore delegato, Salvatore Randi, in un intervento tenuto all'Università Bocconi il 10 febbraio: «Anche grazie ai frutti dell'alleanza con l'At&t, l'Italtel adesso è pronta per accettare la sfida dei grandi concorrenti europei». Frutti dell'alleanza sono considerati i prodotti realizzati e offerti sul mercato congiuntamente. Con questi prodotti l'Italtel si ritiene competitiva sui mercati più forti e più ricchi, cioè quelli dell'Europa occidentale. L'ambizioso progetto di incorporare la Philips telecomunicazioni consente di tentare la difficile impresa di insidiare quei colossi che dominano nel vecchio continente, dall'Alcatel alla Siemens. Nemmeno l'operazione raddoppio; darebbe però all'industria manifatturiera della Stet le loro dimensioni. Ma, se non altro, renderebbe più avvincente la competizione. L'Italtel guadagnerebbe alcune posizioni nella classifica dei produttori di apparati per le telecomunicazioni (dalle grandi centrali pubbliche alle reti): oggi è decima al mondo, potrebbe diventare settima dopo la svedese Ericsson, finora lontanissima. La Stet e la Philips hanno fi nora dialogato senza mettere nero su bianco le rispettive po sizioni. Gli uomini di Agnes non hanno formalizzato un'offerta, ma sono pronti a farlo. Le due parti stanno saggiando come l'interlocutore intende muo versi. Ma non sono soli: fa gola anche ad altri big internaziona li la divisione telecomunicazioni del gruppo olandese che con la vendita rimedierebbe a una stagione poco felice. Con un fatturato di settore vicino a quello dell'Italtel (oltre 2.700 miliardi nel 1991), la Philips è forte nelle telecomunicazioni private (dall'apparecchio delle famiglie alle centrali dei grandi uffici) e nelle trasmis sioni (i sistemi per il trasporto e l'amplificazione dei segnali telefonici). E vanta quote significative sui mercati europei. Con questa operazione Randi, per certi aspetti, rimedierebbe alla mancata integrazione con la Telettra, leader proprio nelle trasmissioni e sfuggitagli perché la Fiat l'ha ceduta all'Alcatel nel 1990. Negli ultimi tempi, il fatturato dell'Italtel in questo campo, una volta quasi inesistente, è cresciuto, ma non a un livello preoccupante per i grandi gruppi. Fra l'altro, per la trasmissione, è stata acquisita l'austriaca Datentechnik (che ha una base anche in Svizzera e opera in Germania e all'Est). In Portogallo è stata rilevata la Sistel. Randi vuole internazionalizzarsi anche incorporando «aziende di nicchia» con una forte competenza in segmenti più limitati. L'operazione raddoppio può essere il rimedio per una presenza ancora debole dell'Italtel nei Paesi sviluppati. Forte finora solo in casa e su mercati poco sviluppati come Cina e Russia, l'azienda deve quindi risolvere il problema di una migliore penetrazione sulla scena mondiale. Agnes ha perciò intensificato i contatti in Europa insieme alle trattative americane. Il rafforzamento dell'alleanza con l'At&t riguarda soprattutto gli sbocchi commerciali. Roberto Ippolito

Persone citate: Biagio Agnes, Randi, Salvatore Randi

Luoghi citati: Cina, Europa, Germania, Portogallo, Roma, Russia, Stati Uniti, Svizzera