«Delicatessen»: tra le macerie diventiamo tutti cannibali

«Delicatessen»: tra le macerie diventiamo tutti cannibali PRIME CINEMA M Il film di Jean Pierre Jeunet e Marc Caro con Dominique Pinon «Delicatessen»: tra le macerie diventiamo tutti cannibali E' nel cinema francese, così beneducato, una piccola corrente eccentrica amante del grottesco e del trucido, degli eccessi e della volgarità selvaggia: ne fanno parte a esempio Chatiliez de «La vita è un lungo fiume tranquillo» o Bouchitey di «Lune froide», entrano adesso a farne parte Jeunet e Caro, creativi pubblicitari, autori di videoclip e cortometraggi, che con questo loro primo film si rivelano satirici innovatori, cacciatori d'immagini diverse, capaci di far ridere anche molto con l'atrocità e il cannibalismo. «Delicatessen» è l'insegna dell'unico negozio superstite dopo chissà quale catastrofe, aperto e illuminato in un mondo di macerie, di nebbia e di penuria che speriamo di non conoscere mai. I sopravvissuti vivono nella più assoluta miseria: manca tutto, pure la tv, pure i topi che sono già stati divorati, e tutti hanno paura; il danaro è sostituito da granaglie, lenticchie, ceci, chicchi di granturco; uno vive in una stanza invasa dall'acqua dove alleva ranocchie e lumache per nutrirsene. Il macellaio padrone di «Delicatessen» è il tiranno oppressore e assassino: nel suo negozio si vende esclusivamente carne umana, e la gente fa la fila per comprare a caro prezzo una spalla o una coscia. Nel sottosuolo, nell'intrico delle fogne, vivono i Trogloditi, sovversivi che rifiutano di mangiare i propri simili. In un metaforico edificio d'appartamenti, che raccoglie una comunità ridicola e feroce, arriva un ex artista di circo rimasto privo del partner (era una scimmia, gliela hanno mangiata): la sua presenza provoca amori, intrighi, buffonerie, disastri, in un crescendo ilare e allarmante che culmina, naturalmente, con l'eliminazione del tiranno commerciante di carne umana. Dominique Pinon, interprete dell'artista, ha un'aria da clown melenso, una pervicacia alla Charlot; Jean-Claude Dreyfus, il macellaio oppressore, è grandioso. Sui due registi molto efficaci l'unico dubbio è: cosa faranno dopo? [1. t.] Una scena tratta da «Delicatessen» DELICATESSEN di Jean-Pierre Jeunet e Marc Caro con Dominique Pinon Jean-Claude Dreyfus Marie-Laure Dougnac Francia '91. Satirico Cinema Cristallo di Torino; Sala Chaplin di Milano; Alcazar, Astra, Fiamma Due, Rivoli di Roma

Luoghi citati: Francia, Milano, Roma, Torino