Il Corbaccio torna a volare di Bruno Quaranta

Il Corbaccio torna a volare Longanesi risuscita la gloriosa casa editrice Dall'Oglio Il Corbaccio torna a volare Pubblicò Svevo, portò in Italia Celine SMILANO ONO piccolo ma crescerò». Il corvo Dall'Oglio vola con la sua sem_ I pre verde promessa nel nido di Mario Spagnol, trasloca alla Longanesi, avviandosi a conoscere una seconda giovinezza. Nel baule (sono 622 le opere in catalogo) alcuni fra i capolavori della narrativa di questo secolo. Due su tutti: Viaggio al termine della notte di Louis Ferdinand Celine e La montagna incantata di Thomas Mann. Spiega l'accordo lo stesso Spagnol, consigliere delegato della casa di via Salvini: «Abbiamo acquistato l'azienda editoriale della società Dall'Oglio, ovvero tutti i titoli, tutte le collane, le giacenze e il marchio Corbaccio con cui l'editore di via Santa Croce esordì nel 1923. Tengo a distinguere fra azienda editoriale e società: la seconda comprende fra l'altro anche un immobile che non ci interessava». «In tal modo - puntualizza l'avvocato Romano, direttore di Dall'Oglio - fra tre anni, ammesso che ci sembri opportuno, potremo riprendere l'attività con il nome del fondatore». Mario Spagnol affiderà il «Corbaccio» a Vittorio Di Giuro, una lunga esperienza maturata alla Bompiani e alla Feltrinelli. Lo affiancherà, come responsabile delle collane storiche, l'ex ambasciatore a Mosca Sergio Romano. Pochi mesi e la sigla editoriale tornerà in libreria. Silenzio, per ora, sulle novità in cantiere. Disponibilità, invece, a indugiare sui classici in attesa da troppo tempo di essere restaurati. Celine, ad esempio. «La traduzione di Alex Alexis è datata - concorda Mario Spagnol -. Riproporremo il Viaggio al termine della notte in una versione aggiornata. Non posso ancora dire chi la curerà, siamo indecisi fra alcuni cultori dell'argot céliniano, ma presto scioglieremo la riserva. Anche la Montagna incantata di Thomas Mann cambierà veste». Spagnol si aggira nella riser- va Dall'Oglio, non fatica a scovare altri autori su cui fondare le future fortune longanesiane: «Penso a Italo Svevo. Certo: parecchie sue opere, una volta scaduti i diritti, sono state "catturate" da altri editori. Ma restano "vincolati" Il corto viaggio sentimentale e alcuni racconti: ricominceremo di qui, offrendo subito dopo nuove edizioni dei capolavori sveviani». E poi? «E poi Dos Passos, il David Herbert Lawrence di Figli e amanti, il Bcrnanos di Sotto il sole di Satana, Joyce (Corbac¬ cio, negli Anni Trenta, pubblicò Gente di Dublino). Non dimenticando la narrativa d'evasione (Mario Puzo con II padrino, Hailey, Stone, Nevil Shute); la saggistica (penso agli scritti di Giuseppe Rensi, filosofo dello scetticismo); le biografie (numerose le ristampe nel duecentesimo anniversario della Rivoluzione francese: Maria Antonietta di Dorothy Moulton, Saint-Just e Robespierre di Mario Mazzucchelli, Danton di Louis Madelin, Marat di Louis Gottschalk»). «Corbaccio». Fu Enrico Dall'Oglio a fondare la casa editrice. Nato a Imola nel 1900, milanese d'adozione, autodidatta, a dodici anni fattorino di studio nella Società editrice libraria, si fece le ossa nel primo dopoguerra al vertice della Società editrice Modernissima. Il nome «Corbaccio» - abbandonato nel secondo dopoguerra per la sigla Dall'Oglio editore - glielo suggerì l'opera satirica di Giovanni Boccaccio. Coraggiosi gli esordi, «firmati» Giacomo Matteotti e Giovanni Amendola, nella collana «Res publica» (Enrico Dall'Oglio scontò l'attività antifascista con il sequestro di 160 titoli e l'esilio in Svizzera). Nel 1928 il varo dei «Corvi», l'universale economica che avrebbe accolto più tardi Gli indifferenti di Alberto Moravia. Nel '33 decollò la sezione «Scrittori di tutto il mondo» (Joyce, Svevo, Mann, Celine). Seguirono i «Romanzieri italiani contemporanei» (da Gianna Manzini ad Achille Campanile), i «Secoli» (con la Storia del Cristianesimo di Enrico Buonaiuti, il prete modernista), la «Biblioteca giuridica moderna», fino a «Exploits» (grandi imprese sportive). Fra i tanti bestseller di Corbaccio-Dall'Oglio, la Trilogia del caso Mauritius di Jakob Wassermann, ridotto per la tv (e fu un evento) negli Anni Sessanta, e La monaca di Monza di Mario Mazzucchelli (1961). In pochi mesi il «romanzo» che evocava la vicenda di suor Gertrude, al secolo Virginia Maria De Leyva, e di Gian Paolo Osio, il suo sventurato amante, sfiorò le duecentomila copie. Un successo innescato anche da una curiosa coincidenza che i giornali non mancarono di sottolineare: mentre Enrico Dall'Oglio dava alle stampe La monaca di Monza sua figlia decideva di farsi suora. «Trovò la vocazione in un libro proibito», come titolò a caratteri cubitali la Settimana Incom. Bruno Quaranta Alcuni fra gli autori del Corbaccio: a fianco James Joyce, sotto Thomas Mann e Louis-Ferdinand Celine. La casa editrice venne fondata nel 1923 da Enrico Dall'Oglio,

Luoghi citati: Imola, Monza, Mosca, Svizzera