Città ferma contro il racket

Città ferma contro il racket Città ferma contro il racket S. AGATA DI MILITELLO. Ieri, dalle 9 alle 10, Sant'Agata di Militello si è fermata. Sono rimaste chiuse le scuole, gli uffici, i negozi, i cantieri di lavoro e le banche. Su tutte le saracinesche è stato affisso un manifesto con la scritta «chiuso per racket». Oltre 5000 persone, in massima parte studenti, si sono radunate davanti alla chiesa madre della cittadina con cartelli e striscioni antiracket. Il presidente dell'Acis, Gaetano Zuccarello ha ricordato gli ultimi «gravi avvenimenti criminosi» ed ha insistito sulla necessità di proseguire la lotta. Franco Agostino Ninone, dirigente Acis, cui il racket ha bruciato la notte scorsa la tabaccheria, ha espresso la volontà di proseguire l'impegno nell'associazione. Chiesto «l'intervento massiccio delle istituzioni in un momento così delicato nella lotta contro i taglieggiatori». Anche l'arcivescovo mons. Antonio Spiccia ha esortato tutti al «massimo impegno». [Ansa]

Persone citate: Acis, Antonio Spiccia, Franco Agostino

Luoghi citati: Sant'agata Di Militello, Zuccarello