Dentro la raccomandata viaggiava la truffa

Dentro la raccomandata viaggiava la truffa Disoccupato la spediva da Rimini a tutta Italia Dentro la raccomandata viaggiava la truffa BIELLA. Ha pagato 36 mila lire per una raccomandata in contrassegno, ma si trattava di un raggiro in grande stile. La busta conteneva infatti un biglietto stampato con caratteri eleganti: «Grazie per aver aiutato un disoccupato». Nell'inganno è caduto un commerciante di Cossato, Franco Botta, 40 anni, titolare di un'azienda specializzata in antifurti. «L'altra mattina, verso le nove, il postino suona alla porta dell'ufficio - racconta l'imprenditore -. Dice che ha una raccomandata per me, ma è in contrassegno e devo pagare 36 mila lire. Chiedo da dove arriva. "Da Rimini, il destinatario è la Doldi s.n.c." risponde il portalettere. Neanche a farlo apposta, in Romagna ho degli interessi. Però non mi fido e allora chiedo alla Sip l'indirizzo dell'azienda. Dall'altro capo del filo mi dicono che la "Doldi s.n.c." è sconosciuta. A questo punto avrei dovuto rispedire al mittente la racco¬ mandata, invece l'accetto. Penso che quella ditta possa essere da poco tempo sul mercato, quindi non necessariamente deve avere il numero telefonico già inserito in elenco». Così Franco Botta paga le 36 mila lire. «Quando leggo il biglietto per un attimo rimango di sasso - prosegue -. Poi mi metto a ridere. "Un bello scherzetto, non c'è che dire" dico tra me e me. Subito sono dell'idea di lasciar correre. Però poi osservo con attenzione il biglietto e la busta e noto che sono scritti con caratteri eleganti e prestampati. Quindi mi accorgo che non si tratta di un tentativo "artigianale", ma di una truffa in grande stile. E allora corro dai carabinieri». L'indagine ha accertato che la «Doldi s.n.c.» è già conosciuta dalla magistratura riminese, che ora ha posto sotto sequestro cautelativo il conto corrente postale del sedicente «disoccupato», (d. p.l

Persone citate: Doldi, Franco Botta

Luoghi citati: Biella, Cossato, Italia, Rimini, Romagna