Pagheremo le tasse entro il 20 giugno

Pagheremo le tasse entro il 20 giugno Il ministro Formica al consiglio dei ministri Pagheremo le tasse entro il 20 giugno ROMA. La dichiarazione dei redditi slitta di un mese dal 31 maggio al 30 giugno, ma occorrerà effettuare i versamenti entro il 20 giugno. Per il condono invece proroghe differenziate a seconda dei tributi. Sono queste le proposte che il ministro delle Finanze Rino Formica presenterà all'approvazione del prossimo Consiglio dei ministri convocato per giovedì. Per quanto riguarda il condono in particolare queste le nuove scadenze suggerite da Rino Formica: slitta dal 2 al 31 marzo, sia per i versamenti che per la presentazione delle domande, la sanatoria delle imposte indirette esclusa l'Iva (Invim, registro, successioni, ipotecarie, donazioni, catastali, bollo auto, ecc.). Per le imposte dirette (Irpef, Irpeg, Ilor, ecc,) e l'imposta sul valore aggiunto (Iva) invece la domanda slitta dal 30 aprile al 30 maggio, mentre i versamenti dovranno essere effettuati entro il 20 maggio. , Dopo il via libera della presidenza del Consiglio sono state superale anche le resistenze del Tesoro che aveva lamentato effetti negativi sui flussi di cassa. L'accordo è stato trovato anticipando di 10 giorni la scadenza del pagamento rispetto alla presentazione delle do¬ mande proprio perché per contabilizzare in cassa i versamenti occorrono circa 8 giorni. «Date diverse per il pagamento e per la presentazione della domanda - afferma il sottosegretario Stefano De Luca - ci consentono di rispondere positivamente sia alle richieste del ministero del Tesoro, che potrà contabilizzare nel mese previsto gli incassi, che alle esigenze dei contribuenti che avranno più tempo a disposizione per aderire alla sanatoria». Lo schema di decreto elaborato dalle Finanze prevede solo lo slittamento delle scadenze. Sembra quindi esclusa ogni modifica o ritocco delle norme per rendere ancora più appetì» bile il condono. «Qualche pressione - sottolinea De Luca - c'è stata, ma non è stata nemmeno presa in considerazione». A chiedere il rinvio del condono era stato il presidente dell'Ordine dei commercialisti Giuseppe Bernoni lamentando la mancanza dei moduli e di istruzioni adeguate da parte del ministero delle Finanze. Osservazioni subito condivise dal ministro Formica che, in una lettera al presidente del Consiglio, Giulio Andreotti, avendo spiegato le ragioni tecniche rendevano necessario lo slittamento. [Adnkronos)

Persone citate: De Luca, Formica, Giulio Andreotti, Giuseppe Bernoni, Rino Formica, Stefano De Luca

Luoghi citati: Roma