Famiglia Cristiana dichiara guerra a Blob di Cesare Martinetti

Famiglia Cristiana dichiara guerra a Blob Le immagini del religioso morto due settimane fa accostate a Pamela Prati. Gli autori: un omaggio Famiglia Cristiana dichiara guerra a Blob La trasmissione satirica di Rai3 «irriverente con padre Tumido» ROMA. Blob, Pamela Prati, padre Turoldo, Tele Mike, poi Turoldo, le cosce di Pamela Prati, le guance scavate di Turoldo, Samarcanda, Emilio Fede, Veltroni, Occhetto, un verme, Pamela Prati e ancora Turoldo. Blob. Ma si può? E' lecito? «Inserimento sbagliato», sentenzia Fa miglia Cristiana. «L'Italia rischia di diventare un nido di vipere dove nulla ha più diritto al rispetto. Neppure la morte di un santo e di un poeta», scrive Leonardo Valente, esperto tivù del settimanale e direttore delle testate regionali Rai. Lo scandalo Blob questa volta tocca il sacro, Davide Maria Turoldo, la morte (due settimane fa, dopo otto anni di cancro) e il suo mistero mescolato all'ordinario volgare quotidiano. Marco Giusti, con Enrico Ghezzi autore quotidiano di Blob, dalla moviola risponde e confessa: «L'ho fatta io quella pun- tata». E allora: perché? «Le opinioni dei cattolici mi interessano molto, ma in questo caso non sanno distinguere tra la presa in giro e l'omaggio. Quello a Turoldo era un puro omaggio, molto giocoso». Valente, uno dei fondatori di Avvenire, amico personale di Turoldo, autore dell'intervista andata in onda («Per un antico patto») proprio il giorno della sua morte, dice che questa volta «la marmellata di Blob m'ha lasciato perplesso». Come le centinaia di persone che - dice hanno telefonato a Famiglia Cristiana per protestare: «Il pubblico li ha bocciati, anche se l'hanno fatto in buona fede, hanno sbagliato». Proteste? «Accade soprattutto - dice Giusti - quando si toccano le forze dell'ordine. Quante telefonate per le immagini dei funerali dei due carabinieri uccisi!». Vi limitate? «Al montaggio siamo sempre in due, an¬ che per confrontarci: ci chiediamo se è giusto o non è giusto. Di fronte alla morte di padre Turoldo tutti i tg avevano fatto una pappa spaventosa, noi abbiamo scelto l'omaggio, tanto più efficace perché mescolato in mezzo ad altre immagini così lontane: è il modo migliore per fare risaltare un immagine diversa. No?». Padre Nazareno Fabbretti, giornalista, scrittore, amico di Turoldo, però la pensa come Valente: «Non faccio il moralista, ma il cattivo gusto mi offende quanto il peccato mortale offende Dio, naturalmente senza paragoni tra me e Dio. Più rigore, più automisura non renderebbero anche più efficace la satira? Sui vivi non discuto, ma sparare su un morto... Lo facessero a me, gli prometto di venirli a spaventare». Ma Valente attacca Blob anche per aver inserito Papa Giovanni: «Adesso che andate a ca- sa, portate questa carezza ai vostri bambini...». E subito dietro il faccione di Craxi: «...io da bambino...». Questi temi, dice Valente, buttati lì tra il sedere e le cosce di Pamela Prati («Gloriosi, sia chiaro, mica mi danno fastidio»), ma proprio da «quelli di Rai 3 che in qualche modo fanno capo all'area marxista, fino a ieri così conformista su morti e mausolei, mi sembrano fuori posto». «Siamo più spregiudicati sulla morte - dice Giusti - è vero: due anni fa l'avremmo messo al fondo, la guerra ci ha cambiato, ma proprio sulla guerra siamo sempre stati appoggiati dai cattolici più sensibili, siamo gli unici ad aver mostrato i morti del bunker di Baghdad, censurati da tutti». Tutte le immagini? «Eccetto le scene con i bambini: io ho due figli, e mi fanno effetto». Cesare Martinetti

Luoghi citati: Baghdad, Italia, Roma