Sorpresa a Mosca, rublo batte dollaro di Foto Epa

Sorpresa a Mosca, rublo batte dollaro In pochi giorni il cambio è crollato da 110 a 70, l'iperinflazione sta perdendo colpi Sorpresa a Mosca, rublo batte dollaro Ma Gorbaciov attacca i nuovi leader MOSCA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Due mesi fa una cosa simile era impensabile: la gente fa la coda davanti alle banche per sbarazzarsi dei dollari e comprare rubli, la cui quotazione è bruscamente salita. Il tasso del dollaro al mercato nero è crollato, e nella banca per il commercio estero, che mantiene un cambio di 100 rubli per dòllaro, il biglietto russo è di fatto introvabile. Dopo alcuni segnali nei giorni scorsi (alle aste di valuta il dollaro è sceso da 224 a 170 rubli), la moneta russa ha registrato ieri un inaspettato salto in avanti: le banche commerciali cambiavano il dollaro a 70 rubli, dai 110 della scorsa settimana. «Le cose stanno andando meglio del previsto - ci ha detto Aleksej Uljukaev, consigliere economico del governo di Boris Eltsin - le dichiarazioni ottimistiche del governo hanno avuto una certa influenza, così come la maggiore offerta di dollari da parte della Banca di Stato. Ma il motivo principale della corsa al rublo è la fine dell'iperinflazione che ha colpito il Paese quando d'un colpo abbiamo liberalizzato tutti i prezzi». Secondo Uljukaev, già a marzo l'inflazione dovrebbe ridursi al 25 per cento, e «nel prossimo futuro», il rublo verrà cambiato a 50 a uno. Un altro segnale positivo viene dai negozi, in cui merci una volta vendute solo in valuta agli stranieri, possono ormai essere acquistate liberamente in rubli. Ma Eltsin ha avvertito di non cedere ai facili ottimismi, e con ragione. «Il calo della produzione continuerà almeno fino alla fine dell'anno», ci ha detto Uljukaev. I motivi: 1) drastica riduzione degli investimenti, 2) limiti alle importazioni, 3) rottura dei legami commerciali con le altre Repubbliche. Le relazioni tra quelle che in epoca comunista venivano definite le «Repubbliche sorelle e indivisibili», sono infatti poco meno che cattive. Galina Starovojtova, consigliere di Eltsin per la politica inter-etnica, ha definito la Comunità di Stati sorti dalla vecchia Urss come «un accordo di fiducia tra carcerati appena scappati di prigione, ma ancora incatenati l'uno all'altro». L'Ucraina ha messo le mani su una divisione di bombardieri a lungo raggio, armati di ordigni nucleari, infrangendo così uno degli accordi base tra le Repubbliche. «Spero che la Csi duri abbastanza da arrivare ad un divorzio civile», ha detto la Starovojtova, aggiungendo però che il destino della Comunità è legato a un filo che il conflitto tra armeni e azeVbaigiani potrebbe spezzare. Anche Mikhail Gorbaciov, l'ex Presidente sovietico, si è mostrato pessimista, e in un'intervista alla radio «Ekho Moskvy» ha duramente criticato i leader della Csi, colpevoli di «fiacchezza, rilassatezza e irresponsabilità». , E tuttavia Elt&in, nell'intervista trasmessa mercoledì dalla tv russa, è sembrato assai sicuro di sé, pur senza dipingere la situazione di rosa. Con le altre Repubbliche, Ucraina compresa, è stato firmato un accordo per basare sul rublo gli scambi commerciali, e il governo russo è ora impegnato a far fronte a due compiti urgenti: assicurare la semina dei campi e frenare l'impressionante calo produttivo delle imprese. Nel prossimo inverno una serie di fattori negativi potrebbero mettere in grave pericolo le riforme: produzione al minimo, disoccupazione massiccia, prezzi sempre alti e cattivo raccolto. Per allentare la tensione sociale, il governo «scenderà a compromessi volta per volta, concedendo aumenti di stipendio e liberalizzando i prezzi delle materie prime, ma senza cedere sui principi base della riforma». Il costo del petrolio, ad esempio, dovrebbe essere liberalizzato già quest'anno, in risposta alle richieste degli operai del settore. Ma per farlo, dice Uljukaev, «bisognerà aspettare la fine dell'anno, quando il dollaro costerà 3035 nabli». Fabio Squillante L'ascesa del rublo ha rilanciato il «consumismo» dei moscoviti [FOTO EPA]

Persone citate: Aleksej Uljukaev, Boris Eltsin, Eltsin, Fabio Squillante, Gorbaciov, Mikhail Gorbaciov

Luoghi citati: Mosca, Ucraina, Urss