All Auditorium per la Rai dirige Bach e Brahms di Leonardo Osella

FEDOSEEV SUL PODIO MUSICA FEDOSEEV SUL PODIO All'Auditorium per la Rai dirige Bach e Brahms VLADIMIR Fedoseev, che il pubblico ricorderà per la sua recente partecipazione a Settembre Musica con l'orchestra della Radiotelevisione di Mosca, torna a Torino, questa volta sul podio della Sinfonica Rai. Tre gli appuntamenti: giovedì 20 alle 20,30, venerdì 21 alle 21, sabato 22 alle 16,30. Il programma sarà impostato su due delle magiche tre «B» della letteratura musicale di area tedesca: Bach e Brahms (il terzo, come si sa, è Beethoven, ma sarebbe ora di cooptare d'ufficio quel quarto gigante che risponde al nome di Bruckner). Con una avvertenza: oltre a Johann Sebastian Bach, sarà rappresentato anche il figlio Johann Christian. Questi, caduto a lungo nell'oblìo, viene ora rivalutato per la sua abilità nel coltivare lo stile galante e per l'intelligente uso che fece degli ammaestramenti ricevuti dagli operisti italiani (Jommelli in testa). Non è un caso che a sua volta sia stato tributario nei confronti di Mozart. E molto di mozartiano appare infatti nella «Sinfonia in si bemolle maggiore op. 18 n. 2», la migliore di un gruppo di sei, la quale era originariamente l'ouverture per l'opera «Lucio Siila». E' proprio con questa pagina che si apriranno gli appuntamenti Rai. Seguirà il «Concerto n. 1 in re minore BWV 1052 per clavicembalo e archi» di Johann Sebastian. L'opera fa parte di un nutrito gruppo di lavori scritti originariamente per altri strumenti: il 1052, sul quale non mancano i punti interrogativi, era destinato al violino. Le rielaborazioni, almeno per alcuni, ebbero una duplice funzione: da un lato servirono per esecuzioni di carattere didattico a beneficio degli stessi figli di Bach o di allievi; dall'altro contribuirono a fornire molta «musica di consumo» al Collegium Musicum di Lipsia che, fondato da Telemann e poi diretto da Bach, si esibiva nel Caffè Zimmermann. Il 1052, per la verità, non sembra affatto destinato a dilettanti né a distratti consumatori di biscotti e liquori. Il solista deve essere di prim'ordine, tali sono le difficoltà tecniche, e dunque non è improbabile che il destinatario del concerto fosse Bach stesso. Per l'appuntamento della Rai è stato chiamato Antonio Ballista, che vanta - oltre a uno stretto sodalizio con Bruno Canino in duo pianistico e con la compianta soprano Alide Maria Salvetti - una lunga serie di prime mondiali di brani di Berio, Bussotti, Castiglioni, Togni, Sciarrino e altri compositori. La serata si chiuderà con la «Sinfonia n. 4 in minore op. 98» di Brahms. Scritta in due riprese durante i so;;giorni estivi in Stiria, fu descritta come «nordica e invernalo» da Rostand. A un primo tempo ondeggiante, ma con ampie parentesi tra il malinconico e l'eroico, segue in Andante Moderato in cui aleggia, come scrisse Massimo Bruni, «un clima di leggenda patetico e misterioso, arioso e puro». Dopo il rustico terzo movimento, l'opera si chiude su una grandiosa passacaglia, con tema e variazioni. Leonardo Osella

Luoghi citati: Mosca, Torino