Il vento illumina settanta case

Il vento illumina settanta case ENERGIA EOLICA Il vento illumina settanta case Una grande monopala a Nord di Alghero LA Sardegna muove i primi passi significativi sulla via dell'energia eolica. L'isola è l'unica regione italiana non servita dalle reti di distribuzione del metano e importa circa il 90 per cento del suo fabbisogno energetico, sebbene possegga l'importante bacino carbonifero del Sulcis - valutato in 1300 milioni di tonnellate - che consentirebbe la produzione di energia elettrica e di gas. Ma da oltre un anno il vento produce elettricità grazie a un generatore installato a Nord di Alghero, tra Stimino e Porto Torres. Il generatore è il modello M30, una monopala con rotore di 33 metri montato su una torre di uguale altezza, capace di funzionare anche con venti deboli. La potenza dell'aerogeneratore è di 200 kW: può soddisfare le esigenze di circa 70 abitazioni. Recentemente l'Enel ha ordinato un prototipo di un nuovo modello di turboalternatore eolico da 1,5 MW denominato Gamma 60, da sperimentare nel campo eolico dell'Alta Nurra. Si tratta di una grande macchina connessa a una rete, messa a punto da un consorzio industriale nazionale la cui azienda leader è l'Alenia. Il prototipo è stato sviluppato all'interno di un progetto congiunto dell'Enea e dell Enel, finanziato in parte dalla Cee. Il Gamma 60WTG si configura come un rotore da 60 metri a due eliche sopravvento, con una potenza stimata sui 1500 kW. Il rotore, del diametro di 60 metri, è il componente che permette la captazione dell'energia dal vento e la sua trasformazione in energia meccanica di rotazione; esso è costituito da un mozzo di acciaio e due pale in vetroresina, realizzate con la tecnologia della bobinatura, della dimensione di 29 metri. La forza è trasmessa al generatore elettrico tramite l'albero lento, il moltiplicatore di giri e l'albero veloce. Le operazioni dell'intero sistema sono controllate da un microprocessore che include anche un sistema diagnostico e un sistema di arresto di emergenza. Rimangono alcuni problemi ambientali: l'impatto visivo, il rumore, le possibili interferenze con gli uccelli. Per acquisire conoscenze sufficienti occorrono ancora studi approfonditi sulla base di un modello sperimentale. Il rumore si colloca nella fascia tra i 40 ei 50 decibel - come quello di una casa con bambini. Il rumore di una macchina da scrivere è sui 70 dBA e quello di un ufficio 60 dBA. Per l'impatto visivo, l'altezza delle turbine risulta pari a quella della Torre di Pisa: tra i 50 e i 90 metri. Qualcuno ha suggerito di utilizzare le torri spagnole di avvistamento e i forti piemontesi, raggiungendo così anche l'obiettivo del restauro e riuso del patrimonio storico architettonico della regione. Le torri (95 utilizzabili) furono edificate lungo il perimetro costiero dell'isola a partire dal XV secolo dal re aragonese Alfonso il Magnammo per arginare l'espansione marinara dei musulmani. Restaurate dai Piemontesi a partire dal 1723, furono mantenute efficienti sino al 1815. Ad esse si sono aggiunte le opere di fortificazione volute da Vittorio Amedeo di Savoia dopo la ricognizione del 1722 e costruite tra il 1736 e il 1755 ( 13 forti utilizzabili). Le torri, che si trovano in una zona con venti costanti alla velocità media di 5,2 - 5,7 chilometri al minuto, costituiscono siti ottimali per generatori eolici di grande presenza, consentendo di realizzare un sistema costiero continuo che si configuri come una «wind farai» lineare lungo le coste sarde. Le loro dimensioni, larghezza tra i 4 e i 6 metri e altezza variabile tra i 10 e i 14 metri, consentono la realizzazione dei locali adatti al controllo e al funzionamento di uno o più impianti di produzione eolica; uno o più generatori posti a distanze variabili tra i 500 e i 200 metri, sarebbero collegati alle torri tramite un cavo elettrico sotterraneo. L'intera zona verrebbe destinata alla creazione di un microparco a garanzia di un minimo impatto ambientale. Giuliano Vaschette Le nuove turbine a vento potrebbero, in Sardegna, essere installate sulle torri spagnole di avvistamento (nella foto, quella nel pressi di Alghero) .

Persone citate: Giuliano Vaschette, Nurra, Sulcis, Vittorio Amedeo Di Savoia

Luoghi citati: Alghero, Porto Torres, Sardegna