Un ritratto dell'America anglosassone di Piero Bianucci

Un ritratto dell'America anglosassone SCAFFALE Un ritratto dell'America anglosassone LA complessità della geografìa, incrocio di discipline diverse e spesso lontane, si misura anche dalla difficoltà che si incontra nel dare titoli adeguati ai suoi testi davvero moderni e di ampie prospettive: «L'America anglosassone», volume della collana della Utet «Il mondo attuale» fresco di stampa, ne è un esempio. Quell'aggettivo, anglosassone, mette l'accento su un aspetto certo importante, ma restrittivo rispetto alla molteplicità dei temi che il volume documenta. Certo, Canada e Stati Uniti, i due Paesi trattati (ma c'è anche la Groenlandia, contea danese) sono profondamente segnati dalla colonizzazione anglosassone. Ma il bel libro di Franca Fàrnocchia Petri (Università di Pisa) e di Elio Manzi (Università di Pavia) prende in considerazione non soltanto le etnie autoctone e l'area francofona, ma anche tutti gli aspetti geofisici, naturalistici, climatici, economici di gran parte del continente nordamericano. Una lettura, dunque, di respiro, corredata da una buona iconografìa, che esce dalle solite convenzioni: non «cartoline», ma immagini da satellite, foto di costume, inquadrature di interesse storico o antropologico. Franca Farnocchla Patri e Elio Manzi: «L'America anglosassone», Utet, 346 pagine, 125 mila lire Che cosa vedono gli alcolizzati, o anche semplicemente i bevitori, nell'alcol? Come affrontano il problema di questa droga più o meno «accettata» la società, la classe medica e la legislazione? Amedeo Cottino, ordinario di sociologia del diritto all'Università di Torino, risponde a queste e molte altre domande in un saggio che ha dietro di sé una decina di anni di studi e di osservazione su un «crocevia delle vicende umane» - l'alcolismo, appunto - sul quale si trovano a transitare «i vincitori, ma anche perdenti». Nella stessa collana, per lettori ben attrezzati in matemàtica, è da segnalare «Relatività speciale», di Carlo Bernardini, professore all'Università di Roma e direttore di «Sapere». Amedeo Cottino: «L'Ingannevole sponda», La Nuova Italia Scientifica, 175 pagine, 22 mila lire L'editore Bollati Boringhieri presenta tre ristampe che faranno felici i molti nostalgici della storica collana «Universale scientifica». Torna, innanzi tutto, «Crescita e forma», di D'Arcy Thompson. L'originale uscì a Londra nel 1917. Lo scienziato inglese intendeva dimostrare come le leggi fisiche e i teoremi matematici presiedano in modo esclusivo al progetto delle forme viventi. Era il primo tentativo di applicare alla biologia i criteri di quelle che sono considerate le scienze esatte per eccellenza. D'Arcy Thompson muove dal principio di similitudine, già ben noto ai primi matematici greci: in figure simili, la superficie cresce in proporzione al quadrato delle dimensioni lineari e il volume (quindi anche il peso) in proporzione al cubo. La natura, per un suo criterio di economicità, tende a replicare quelle forme che le riescono bene e a riutilizzarle in creature diverse: il gatto è un riassunto del ghepardo, il ghepardo della tigre, la lucertola del coccodrillo. In realtà, fa osservare D'Arcy Thompson, ciò avviene solo entro i limiti consentiti dalle regole fisico-matematiche e dai materiali con cui le forme viventi sono costituite. E analizza tutta una serie di casi, tra l'altro con una scrittura sobriamente elegante. Pur invecchiato in alcune delle sue tesi, questo libro mantiene il valore e il sapore di un piccolo classico. Boringhieri lo presentò per la prima volta nel 1969. Da molti anni era esaurito. Altrettanto significativi sono gli altri due titoli: «La meccanica nel suo sviluppo storico-critico» di Ernst Mach, che pone le basi della rivoluzione scientifica post-newtoniana, e «La prova di Godei», di Ernest Nagel e James Newman, forse il migliore strumento per accedere alla logica formale. D'Arcy W. Thompson: «Crescita e forma», Bollati Boringhieri, 357 pagine, 30 mila lire Piero Bianucci

Luoghi citati: America, Canada, Groenlandia, Italia, Londra, Pavia, Stati Uniti