CORNWELL: L'ORRORE BUSSA ALLA PORTA di Oreste Del Buono

CORNWELL: L'ORRORE BUSSA ALLA PORTA CORNWELL: L'ORRORE BUSSA ALLA PORTA Dagli Usa una giallista erede diP. D. James OCCHI azzurro fumo che fissavano inespressivi tra le palpebre allungate, il viso inerte e devastato da tagli paUidi e aperti, quasi tutti sul lato sinistro, n collo squarciato fino alla spina dorsale, i fasci muscolari tranciati. Sul lato sinistro del torace e del petto, a distanza ravvicinata, nove ferite da coltello aperte come grosse asole rosse, quasi perfettamente verticali. Erano state inferte in rapida successione, l'una dopo l'altra, con tale violenza da imprimere sulla pelle i segni dell'impugnatura. La lunghezza dei tagli sugli avambracci e sulle mani andava da mezzo centimetro a dieci centimetri. Con le due sulla schiena ed escludendo le coltellate profonde e lo squarcio alla gola le ferite superficiali da taglio erano ventisette, tutte inflitte mentre Bervi cercava di sottrarsi agli attacchi di una grossa lama affilata. Non avrei avuto bisogno di fotografie o di grafici del corpo. Mi bastava chiudere gli occhi per vedere la faccia di Beryl Madison, i nauseanti dettagli della violenza subita dal suo corpo...». Il quadro da macelleria è completo, ma proprio la meticolosità con cui tutto è esposto introduce un tono di fermezza insolito in quei romanzi criminali che si chiamano «serial killer» dal reato di cui si occupano, e in cui spesso finiscono per essere coinvolti, anima e cuore. Il tono è per così dire scientifico, ma non del tutto asettico, deriva da una misura piuttosto che da un'aridità. Dopo il trionfo in libreria, in edicola e al cinema de il silenzio degli innocenti di Thomas Harris (Mondadori) è il grande momento dei «serial killer», anche se il sottogenere dei maniaci sterminatori di innocenti, in prevalenza donne, è sempre stato molto praticato da Jack lo Squartatore in carne ossa a Mister Hyde in carta e inchiostro. Il sottegenere nutriva comunque in se stesso (nella propria stessa efferatezza) il rischio della monotonia. Oltre una certa quantità e atrocità d'orrore, non si può andare. Ma Thomas Harris ha modificato l'ordine dei fattori. Ha messo in campo non più il mostro che dà la caccia alle donne (o, meglio, oltre al mostro che dà la caccia alle donne) una donna che dà la caccia al mostro; Clarice Starling ha spopolato come cacciatrice turbata, attratta e respinta contemporaneamente dalla conoscenza del male. Ora dagli Stati Uniti arriva un'ulteriore proposta. Un perfe zionamento, se non altro in teoria, del nuovo schema. Thomas Harris era pur sempre un uomo che si immedesimava nelle ansie, nei furori e nelle depressioni di Clarice Starling allieva della Sezione Scienza del Comportamento dell'Fbi che si occupa degli omicidi in serie. Patricia Danielle Cornwell, autrice di Oggetti di reato (Mondadori, pp. 322, L. 32.000), ha molto di più in comune con la sua cacciatrice, la dottoressa Kay Scarpetta, capo dell'Ufficio di Medicina Legale di Richmond, Virginia. Ha tanto di più in comune che, al contrario di Thomas Harris, non usa la terza persona per la sua investiga trice, usa la prima persona, impresta all'eroina la propria località di nascita, e qualche altra esperienza biografica. Body ofEvidence, ovvero Oggetto di reato, non è il primo romanzo criminale di Patricia Danielle Cornwell, ma il secondo. Nata a Miami, Florida, nel 1956, diplomata nel 1979 al Davidson College nel North Carolina, è stata cronista di nera prima di diventare, per amore del nero, analista informatica presso l'Ufficio di Medicina Legale di Richmond, Virginia. Il suo primo libro, comunque, è stato di tut t'altro tenore, una biografia di Ruth Bell Graham, moglie del predicatore Billy Graham, imito lata Time for Remembering, uscita e premiata nel 1983. Da allora datano i suoi tentati vi di narrativa criminale, non proprio coronati agli inizi dal successo. Esasperata dai rifiuti dei maggiori editori, che l'accusavano, tra l'altro, di rifare il verso alla da lei adorata P. D. James, mandò le prime cinquanta pagine di un suo estremo tentati vo alla grande scrittrice crirnina■ le inglese, con un'ansiosa lettera. «Mi restituì il tutto prontamente dicendo che non aveva il tempo di leggere e criticare manoscritti d'altri, ma la sua lettera era, comunque, proprio bella e incoraggiante», racconta Patricia Danielle Cornwell, e aggiunge: «Ironia delle ironie, mi son trovata presto a firmare libri accanto a lei a Chigago». Il primo romanzo criminale di Patricia D. Cornwell, intitolato Postmortem (anche questo verrà prontamente stampato dalla Mondadori che propaganda la sua nuova autrice come «la nuova signora del giallo», e cosa ne dirà la P. D. James, pure autrice della casa editrice di Segrate, si rassegnerà all'anagrafe, a esser considerata «la vecchia signora del giallo»?), è del 1984. L'investigatore è un maschio, in cui qualcuno ha riscontrato qualche somiglianza con Adam Dalgliesh, il poliziotto prediletto dalla P. D. James. In sette anni Patricia D. Cornwell s'è convertita a un cambiamento di sesso, basta eroi, proviamo con le eroine. Ma tra il 1984 di Postmortem e il 1991 di Body of Evidente, nel 1989 è uscito The SUence ofthe Lambs di Thomas Harris. Terrorizzata da telefonate oscene e minacciose, Beryl Madison, una scrittrice di bestsellers che scriveva sotto pseudonimi ed era la pupilla di Cary Harper misterioso e leggendario romanziere premio Pulitzer, ha prenotato il primo volo da Richmond ed è fuggita in Florida, a Key West. Ma poi è tornata nella sua casa di Richmond e le è capitato inspiegabilmente la sera stessa dell'arrivo di aprire la porta all'assassino e seviziatore. Kay Scarpetta si trova coinvolta personalmente, di là dagli obblighi dell'ufficio di Medicina Legale, nel seguito delle indagini che accumulano convulsamente morti ammazzati, aberrazioni, enigmi, angosce, pericoli mentali e mortali. Per di più le ritorna, ambiguamente accanto, in un ruolo che si definisce mai l'uomo che lei ha amato. Un vero incubo, narrato con perizia e violenza, ma anche senza morbosità. Kay Scarpetta la ritroveremo di sicuro in qualche altra avventura. Forse è in grado di superare Clarice Starling. Ma, chiudendo Oggetti di reato, devo constatare che nessuna delle inquietanti figure maschili di questo romanzo può reggere il confronto con il re del male di Thomas Harris in II silenzio degli innocenti: il tenebroso psichiatra e criminale Hannibal Lecter. A proposito di misteri, le iniziali del nome Patricia Danielle fanno P. D. come la P. D. James, e il cognome fa Cornwell come il vero cognome di Le Carré. Oreste del Buono In alto, la giallista americana Patricia D. Cornwell