Alla sagra di Cesena fanno festa Baggio e Casiraghi

Alla sagra di Cesena fanno festa Baggio e Casiraghi CALCIO Nell'amichevole pro-Vialli contro i volonterosi dilettanti di San Marino vanno a bersaglio i due bianconeri e Donadoni Alla sagra di Cesena fanno festa Baggio e Casiraghi Doppietta del fantasista, che sullo stesso campo segnò due gol ai bulgari nell'89 CESENA DAL NOSTRO INVIATO Non fu vera gloria il poker dell'Italia nell'allenamento, cammuffato da amichevole, con San Marino. La sagra di Cesena è servita solo a Roberto Baggio per migliorare il suo curriculum di cannoniere ed a Casiraghi per rompere il ghiaccio in azzurro. La seconda doppietta, dopo quella alla Bulgaria, sullo stesso campo nel settembre '89, consente al fantasista di staccare due illustri juventini del passato, Boninsegna e Cabrini, e raggiungere Carapellese a quota 10. Due perle, una su punizione e l'altra su azione personale, che hanno aperto e chiuso il 4-0, completato da Donadoni e Casiraghi. Per il resto non è stato, né poteva essere, vero calcio ma una sorta di squash, il gioco che impazza negli Stati Uniti, con palla lanciata contro il muro, ripetutamente. Uno squash che ha comunque prodotto numerose palle-gol, quasi tutte capitate a Casiraghi. Prima di centrare il bersaglio di testa, su cross di Lentini in apertura di ripresa, il bomber della Juventus ne ha fallite una mezza dozzina, un po' per sfortuna e un po' per mira difettosa. Tutte le manovre, impostate da Baggio e proseguite da Mannini, Bianchi (esordienti come Carrara) ed Evani, avevano in Casiraghi il punto di riferimento. Ma il principino di Monza non era in giornata di vena altrimenti avrebbe firmato una goleada storica nonostante le ammucchiate davanti a Benedettini, autista di pullman e portiere di San Marino a tempo perso. I dilettanti del Titano, capitanati da Massimo Bonini, vecchia gloria bianconera e ora in forza al Bologna, hanno titanicamente protetto Benedettini. E, per la legge dell'impenetrabilità dei corpi, c'era sempre qualche ostacolo a complicare le manovre degli azzurri. Una partita a senso unico, con ventun uomini in una sola metà campo: Zenga e poi Pagliuca hanno rischiato la bronchite. Troppo grande il divario tecnico. Contro la Cenerentola del calcio europeo è ridicolo parlare di zona, pressing, fasce laterali e trappola del fuori gioco. E gli esperimenti programmati da Arrigo Sacchi non possono essere valutati. La formula con Casiraghi e Baggio punte, Donadoni e De Napoli mezze ali, Bianchi ed Evani esterni, ha perso ben presto la connotazione tattica per la condotta passiva degli avversari che obbligava gli azzurri (in maglia bianca da trasferta) a riversarsi nell'area avversaria. C'è voluta una prodezza di Baggio su punizione per sbloccare il risultato (37') e il raddoppio di Donadoni, di testa, è avvenuto su un traversone di Mannini che, lanciato da Bianchi, aveva sfruttato una vistosa smagliatura della retroguardia sammarinese. Nel secondo tempo ci si aspettava un calo di San Marino e quindi una crescita dei gol e dello spettacolo. Niente di tutto questo anche se Casiraghi ha finalmente concretizzato un cross di Lentini, subentrato a Bianchi, segnando il suo primo gol in Na¬ zionale. E Baggio ha fissato il punteggio all'85' sfruttando un'incertezza tra Benedettini e un compagno, dribblando poi il portiere. Neppure l'ingresso di Zola per Donadoni aveva migliorato la situazione. Il sardo, debilitato dall'influenza, era la controfigura non di Maradona ma di se stesso. Non è stato possibile verificare il funzionamento della discussa e improponibile coppia Zola-Baggio. Il piccolo genietto del Napoli può solo essere l'alternativa dello juventino che ieri è stato tra i pochi all'altezza. A Torino, il 25 marzo nell'amichevole con la Germania, giocherà anche Vialli che, grazie a San Marino, ha scontato la squalifica. Sarà il primo vero esame per la Nazionale di Sacchi. Con i tedeschi campioni del mondo si farà sul serio e Sacchi dovrà scoprire le sue carte, assegnando a Baggio i compiti che più gli si addicono, quelli di mezza punta con licenza di segnare. Basterà come spalla di Vialli o contro i panzer di Berti Vogts ci vorrà un ariete come Casiraghi, a prescindere dagli errori di tiro di Cesena? Ieri, alla festa del citi di Fusignano nella sua Romagna, sono venuti in 20 mila, più della metà con ingresso gratuito. Sacchi dice d'aver tratto utili indicazioni E' l'unico, beato lui. Bruno Bernardi Roberto Baggio ha disputato ieri a Cesena la sua diciannovesima partita in maglia azzurra segnando in tutto 10 reti: tra i goleador ha così superato Boninsegna e Cabrini e raggiunto Carapellese SAN MARINO BENEDETTINI 6 CONTI 6 B. MUCCIOLI 6 M. MAZZA 6 GOB3I 6 GUERRA 6 MANZAROLI 6 BONINI 6,5 P. M AZZA 6 (84' MULARONI) sv FRANCINI 6 (75' GENNARIU') sv BACCIOCCHI 6 (46' PASOLINI) 6 All.: LEONI 6 0 ITALIA ZENGA sv (46' PAGLIUCA) sv MANNINI 6 (46' CARRERA) 6 MALDINI 6 DE NAPOLI 5 C03TACURTA 5.5 BARESI 6 (46' FERRI) 6 BIANCHI 6 (46' LENTINI) 6 DONADONI 6,5 (46' ZOLA) 5 CASIRAGHI 6 BAGGIO 7 EVANI 6 All.: SACCHI 6 4 Arbitro: MARTINO (Svizzera) 6 Reti: 37' e 85' Baggio, 42' Donadoni, 47' Casiraghi. Spett: 18.353 di cui 8493 paganti