Il giallo del cancelliere di R. Cri.

Il giallo del cancelliere Trovato ferito sull'auto, denuncia: mi hanno aggredito in casa Il giallo del cancelliere Ma il racconto dell'uomo ha troppi punti oscuri e non convince gli inquirenti Era dirigente dell'ufficio romano dal quale sono scomparsi otto chili di cocaina ROMA. Un incidente d'auto ha svelato un'aggressione all'ex cancelliere dirigente dell'ufficio corpi di reato del tribunale di Roma, Raimondo Sandro, di 54 anni, che recentemente era stato inquisito per la sparizione di otto chili di cocaina da palazzo di giustizia. L'uomo è ricoverato in gravi condizioni nell'ospedale di Acquapendènte e ieri è stato operato. I medici gli avevano riscontrato, oltre ad una frattura cranica, anche numerose ferite da taglio alla gola e ai polsi. E proprio queste ferite, non causate dall'incidente, hanno insospettito i carabinieri di Viterbo che hanno interrogato l'uomo. Sandro ha riferito che mentre stava dormendo nella sua villetta alla periferia di Sutri due persone, dopo aver forzato una finestra, lo hanno aggredito a coltellate. L'uomo ha cercato di difendersi, ha gridato, poi, in pigiama, è riuscito a fuggire. E' salito sulla Land Rover e si è allontanato velocemente verso il Nord. Ha percorso una trentina di chilometri poi si è sentito male, a causa del sangue perduto. In località San Lorenzo Nuovo, alle porte di Acquapendente, sulla via Cassia, si è scontrato con un camion finendo in una scarpata. La cocaina sparita era stata sequestrata in precedenza nel corso di una operazione antidroga ed era custodita nella stanza blindata dell'ufficio corpi di reato del tribunale, di cui Sandro era responsabile. La scoperta è stata fatta una ventina di giorni fa, per esigenze istruttorie, quando l'ufficio corpi di reato era stato sollecitato a consegnare un sacchetto dello stupefacente sequestrato. Durante i controlli e dall'esame dei registri è risultato che negli scaffali lo stupefacente ricercato era sparito e che era ancora giacente un sacchetto contenente quattro chili di cocaina che, a giudicare dalle annotazioni fatte sull'apposito registro, doveva invece già essere stata inviata all'inceneritore. Qualche settimana fa, Raimondo Sandro aveva dato le dimissioni avviando le pratiche per la pensione. Si era trasferito a Sutri doveva aveva comprato la villa. Agli amici aveva detto di aver intenzione di avviare un'attività commerciale. Alle 17 di ieri sono giunti all'ospedale di Acquapendente il dottor Leonardo Agueci, della procura della Repubblica di Roma (titolare dell'inchiesta per la coca sparita), il dottor Alessandro Mezzone, funzionario della polizia giudiziaria presso il tribunale di Roma, il dottor Vincenzo Cianchella, dirigente della squadra mobile di Viterbo, e tre funzionari della Criminalpol di Roma, per interrogare Raimondo Sandro e verificare se vi siano connessioni tra la droga scomparsa e l'aggressione nella villa. Le visite dei parenti ai pazienti sono state posticipate di un'ora per permettere ai magistrati di lavorare con maggiore tranquillità. Sul conto del cancelliere sono in corso accertamenti. In particolare, durante le perquisizioni sembra siano stati sequestrati titoli e somme di denaro. Sono stati disposti riscontri bancari per accertare l'entità del suo patrimonio, [r. cri.]

Persone citate: Alessandro Mezzone, Leonardo Agueci, Raimondo Sandro, Trovato, Vincenzo Cianchella