DA OGGI CORSA IN SALITA di Gaetano Scardocchia

DA OGGI CORSA IN SALITA DA OGGI CORSA IN SALITA LNEW YORK E elezioni «primarie», in America, sono l'equivalente di quella che è la prova generale nel mondo dello spettacolo. In teatro, gli attori recitano per la prima volta avendo dinanzi a sé non le poltrone vuote, ma spettatori in carne ed ossa. E così, nelle «primarie», i candidati alla presidenza vengono finalmente giudicati da elettori autentici e non più dagli astratti «campioni» dei sondaggi demoscopici. Il New Hampshire è la prima tappa nel complesso processo delle «nominations» presidenziali, il quale in questa fase si svolge all'interno di ciascuno dei due partiti. E' vero che i votanti nel New Hampshire rappresentano una minima frazione dell'elettorato nazionale. Ma sono i primi a recarsi alle urne, e storicamente la loro scelta ha sempre avuto una straordinaria influenza sul successivo andamento della campagna elettorale, tanto è vero che mai nessuno ha conquistato la Casa Bianca senza aver prima vinto le «primarie» del New Hampshire. Diciamo subito che in termini di pura aritmetica George Bush ha vinto la sua prima battaglia. Ma ha vinto malissimo: ecco la grande sorpresa di martedì notte. Il suo avversario repubblicano, Pat Buchanan, un giornalista di destra privo di qualsiasi esperiènza politica, ha conquistato il 40 per cento dei consensi. C'è un solo precedente in questo secolo di un Presidente in carica che sia uscito altrettanto malconcio e sanguinante dal New Hampshire: Johnson nel 1968 contro il pacifista Eugene McCarthy. Deluso dal responso delle urne, Johnson ritirò la sua candidatura. Ma allora c'era il Vietnam ed il Gaetano Scardocchia CONTINUA A PAGINA 2 PRIMA COLONNA

Persone citate: Eugene Mccarthy, George Bush, Johnson, Pat Buchanan

Luoghi citati: America, New Hampshire, Vietnam