«Non era un ospizio lager» di 1. Poi.

Blocchi sull'autostrada il procuratore di Ivrea contesta l'assoluzione Nuovi guai per i lavoratori Olivetti Blocchi sull'autostrada il procuratore di Ivrea contesta l'assoluzione Tutto da rifare nel processo contro i lavoratori Olivetti che in Canavese, durante gli scioperi di un anno fa, bloccarono strade ed autostrade per protestare contro i «tagli» dell'azienda informatica. Il procuratore della Repubblica Bruno Tinti ha, infatti, impugnato la sentenza di assoluzione emessa dal giudice per le indagini preliminari appena un mese fa. Secondo il magistrato, per 25 dei 27 lavoratori assolti sussisterebbero concreti elementi di colpevolezza. Esclusi dal ricorso soltanto i due operai che erano riusciti a dimostrare la completa estraneità ai fatti. Scrive il procuratore: «La maggior parte degli imputati svolge attività sindacale. E' logico quindi pensare che tutti abbiano preso parte ai blocchi stradali, l'atto culminante della protesta». Una supposizione che per il magistrato troverebbe conferme nelle immagini girate da una troupe della terza rete Rai e nelle fotografie scattate dalle forze dell'ordine. «Hanno in mano bandiere e me¬ gafoni; alcuni di loro sono gli animatori della manifestazione» si legge ancora nell'impugnazione della sentenza. Una tesi che si scontra nettamente con quanto aveva sostenuto il collegio di difesa: «I filmati sono stati girati all'esterno dell'autostrada. Non ci sono prove concrete che gli imputati abbiano preso parte al blocco della Torino-Aosta o che la statale 26 sia rimasta bloccata al traffico». La nuova presa di posizione della procura di Ivrea ha stupito non poco i sindacati che ormai consideravano chiusa la vicenda: «Tutto questo ci sembra assurdo. Per ora, però, non abbiamo tempo di occuparci di ciò che dice Tinti. L'accordo Olivetti è raggiunto, ma c'è ancora molto lavoro da fare» dice Gianfranco Moia segretario della Fiom, imputato anche lui per il blocco sull'autostrada. Una posizione condivisa anche dalle altre organizzazioni sindacali che annunciano un «mini-vertice» per dibattere la questione. [1. poi.]

Persone citate: Bruno Tinti, Gianfranco Moia, Tinti

Luoghi citati: Ivrea