Voilà l'imbattibile Michel di Roberto Beccantini
Voilà l'imbattibile Michel Stasera Platini a Wembley tenta di superare anche gli inglesi Voilà l'imbattibile Michel Intanto Papin scherza sull'Italia LONDRA DAL NOSTRO INVIATO C'è tanta carne al fuoco, oggi. Spagna-Csi a Valencia, con il fior fiore degli stranieri ex Urss: annunciati Kancelskis, Mikhailichenko, Aleinikov, Shalimov, Kolivanov, Kulkov. Poi San Marino-Italia, Eire-Galles e ScoziaIrlanda del Nord. Alle 21, riapre anche Wembley: di fronte, Inghilterra e Francia. L'etichetta di amichevole fa arrossire, alla luce di quello che è successo sabato a Parigi nel rugby: vittoria inglese (31-13), morsi, calci, sputi ed espulsi (due) tutti francesi. I tabloid londinesi ci ricamano volgarmente su. Michel Platini, lui sembra Custer al Little Big Horn: «Scusate, ma noi che c'entriamo?». La sua Nazionale è imbattuta dall'8 marzo '89 quando la Scozia, a Glasgow, le rifilò un secco 2-0. Da allora, 16 vittorie e 3 pari. Platini sbuffa: «Macché record. Se davvero ci tenessi, giocherei con San Marino». Che combinazione: oggi c'è San Marino-Italia. «E allora scrivete Cipro. Non voglio grane con Sacchi». Strizza l'occhio: impassibile, ma non insensibile, di fronte alla pagliacciata prò Vialli. Ha saputo che la Csi farà regolarmente gli Europei? «Mi sembra giusto». Platini a Wembley ha giocato una volta sola: e, per giunta, da vecchia gloria. Agosto '87, una partita commemorativa. Lui e Maradona insieme. Diego si precipitò negli spogliatoi e gli soffiò il dieci. La sua Francia, viceversa, è alla prima messa nel tempio. Il napoletano Blanc non sbava: «Wembley è Wembley, d'accordo, ma come S. Siro non c'è nessuno: che emozione, la domenica di Milan Napoli». Tre assenti per infortunio: Martini, Sauzée, Vahirua. In attacco, largo alla coppia CantonaPapin. Cantona è il ribelle che, contestando una squalifica, aveva mandato tutti a quel paese. Salvo poi accettare i consigli di Michel e sistemarsi non lontano da qui, a Leeds. Jean-Pierre Papin, 28 anni, 32 presenze e 17 gol, parla del Milan senza mai nominarlo. Affare fatto, e da parecchio. A quando l'annuncio? «A marzo» replica, sornione. Ancora: Papin nove, Van Bastén dieci, okay? «Meglio Van Basten nove e Papin dieci. I nove, di solito, prendono più calci». Se la ride. Tenta una battuta depistante: «E Schillaci che numero ha?». Domanda inutile, tanto lei a Boniperti non piace. «Davvero?». Piuttosto, Berlusconi sta facendo incetta di stranieri. Soltanto tre, però, potranno,giocare. Papin non si spaventa: «La concorrenza stimola. Il faut gagner sa place», bisogna guadagnarsi il posto. Dal Milan al Marsiglia: «Vero, abbiamo perso anche sabato, a Lens, e il Monaco è ormai a un punto. Prendiamo troppi gol stupidi, specie su punizione. Altro che testa fra le nuvole o cuore già in Italia». Inghilterra e Francia non si affrontano dal 29 febbraio 1984: 2-0 a Parigi, doppietta di Platini. Il bilancio è favorevole agli inglesi: 14 vittorie, 2 pareggi, 4 sconfìtte. Addirittura agghiacciante la «striscia» dei francesi a Wembley: tre sconfìtte, 0 gol fatti eli subiti. La grande sorpresa della vigilia riguarda Lineker, capitano, 46 reti in 71 gare: per la prima volta in panchina da quando è titolare. Il et. Graham Taylor intende lanciare un estemporaneo trio d'attacco: Clough (25 anni, 4 presenze), Hirst (24 anni, 2 gettoni, 1 rete) e Shearer (21 anni, al debutto). Formazione sperimentale, condizionata dagli infortuni di Platt, Barnes, Gascoigne, Parker, M. Thomas e Mark Hateley, ex Milan, riesumato in extremis. Battesimo del fuoco anche per Rob Jones, 20 anni, terzino del Liverpool, e Martin Keown, 25 anni, bastione centrale dell'Everton. Da seguire il duello a distanza fra i difensori Des Walker e Basile Boli: e non solo perché piacevano alla Juve. Taylor non esclude di ricorrere al libero. Inghilterra e Francia si incontreranno di nuovo agli Europei, il 14 giugno a Malmoe. Per ora, buon appetito. Roberto Beccantini
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