«Blitz» dei carabinieri e l'Università si ferma
«Blitz» dei carabinieri e l'Università si ferma Roma, polemiche per la presenza dei militari «Blitz» dei carabinieri e l'Università si ferma ROMA. Carabinieri all'università di Roma, nella tormentata facoltà di Lettere. Sono entrati ieri verso le otto e mezzo. Un avvenimento che ha paralizzato le lezioni per tutta la mattina. Ma quanti fossero, cosa fossero andati a fare, non è affatto chiaro. Il preside di facoltà Paratore non ha visto né carabinieri né poliziotti. Il rettore Tecce non rilascia dichiarazioni. Il professor Asor Rosa, che ha interrotto la lezione di letteratura italiana, commenta: «E' un episodio gravissimo, cose così non sono accadute neppure nei momenti caldi». Ma subito aggiunge: «Se quello che raccontano gli studenti è vero». Perché anche lui, come il preside, coi suoi occhi non ha visto niente. Il racconto degli studenti è colorito. «Saranno stati una trentina, tra carabinieri e poliziotti. I carabineri col mitra spianato si sono diretti verso l'Istituto di Storia dell'Arte, dove c'è la porta secondaria dell'aula 6. Gli agenti di polizia invece, dopo aver indossato i caschi protettivi, si sono schierati all'ingresso dell'aula 6». Va detto che l'aula 6 è oggetto di contesa. Rivendicata dagli studenti come spazio per i loro raduni, è stata fatta sgombrare qualche settimana fa per ordine del rettóre. Ma lo sbarramento è stato più volte rimosso dagli studenti, finché venerdì scorso l'aula è stata di nuovo occupata. Più tardi la questura parlerà di sette carabineri usciti dal furgone blindato che da tempo ormai piantona l'ingresso di lettere, intervenuti insieme con un funzionario di polizia incaricato di «un normale servizio di ispezione». Ma lascia capire che il compito assegnato era quello di scortare gli operai chiamati a bloccare definitivamente l'ingresso della fatidica aula 6. Quale che sia, la presenza delle forze dell'ordine dentro la facoltà crea trambusto, [m. g. b.]
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