Massacrato dai killer

Massacrato dai killer Massacrato dai killer E fratello del sindaco diMisilmeri PALERMO dal nostro corrispondente L'hanno ucciso con tre colpi di pistola. Isidoro Carlino, 54 anni, fratello del sindaco democristiano di Misilmeri, Paolo Carlino, è stato massacrato dai killer che ieri mattina gli hanno teso un agguato. I proiettili sparati con una pistola calibro 28 gli hanno fracassato il cranio. Nel pomeriggio, a 30 chilometri di distanza, è stato ucciso il costruttore Bernardo Absente, di 63 anni. I due omicidi non sarebbero collegati. Il delitto di Misilmeri è stato compiuto poco prima delle 8 in un podere nelle campagne del paese, uno dei maggiori centri della cintura palermitana, dove negli ultimi due anni sono stati uccisi otto mafiosi o presunti tali. Per polizia e carabinieri c'è poco da dubitare: è un delitto di mafia, anche se la vittima era incensurata, come il fratello che, funzionario di una Usi, è in carica dal 16 settembre scorso e guida una giunta de, psi, pri. Il loro padre, Salvatore, di 90 anni, fu ripetutamente incolpato durante il fascismo di essere legato alla mafia e per questo venne inviato anche al confino nel 1927 e cinque anni dopo subì l'onta di essere vigilato speciale, lui che in paese era considerato, invece, un possidente senza macchia. Salvatore Carlino ha sempre sostenuto di essere stato perseguitato dal regime essendo antifascista. Nel 1944, dopo lo sbarco degli alleati, Salvatore Carlino ottenne la piena riabilitazione, ma 27 anni dopo - nel 1971, quando era già settantenne - una nota informativa dei carabinieri lo indicò come uno che spesso si accompagnava a sorvegliati speciali in odor di mafia, come Salvatore Ocelli, da molti considerato un boss. I carabinieri di Misilmeri so¬ no stati avvertiti circa mezz'ora dopo l'omicidio con una telefonata anonima: «C'è un cadavere in contrada Cavallaro», ha avvertito la voce di un uomo che ha subito interrotto la comunicazione. Fra i primi a giungere con gli investigatori, il sindaco. Più tardi, in Municipio, Paolo Carlino ha risposto a numerose domande del sostituto procuratore della Repubblica, Giuseppe Ilarda. Secondo la prima ricostruzione Isidoro Carlino è stato bloccato dagli assassini appena è giunto in campagna sulla sua vecchia Fiat 500 e, sotto la minaccia delle armi, è stato costretto a scendere. Appena fuori dall'abitacolo, la spietata esecuzione. I proiettili hanno avuto un effetto devastante. Sono stati sparati a bruciapelo in faccia. Nel pomeriggio, poco dopo le 17, l'altro delitto. Su una strada provinciale fra Ciminna e Baucina, alcuni killer hanno affiancato la Mercedes di Bernardo Absente e hanno sparato alcuni colpi di fucile. Il costruttore, che aveva anche uffici in città, abitava nel suo paese, Ciminna, ma aveva interessi in varie zone della provincia. Incensurato, era attualmente oggetto di accertamenti da parte di polizia e carabinieri. Non sembra fosse implicato nella vicenda degli appalti di opere pubbliche che due anni e mezzo fa fu sollevata dall'ex sindaco di Baucina, il docente universitario di algologia, Giuseppe Giaccone, il quale denunciò connessioni tra mafia, affari e politica che in larga parte successivamente ritrattò. Antonio Ravidà Isidoro Carlino, 54 anni, ucciso ieri mattina a Misilmeri con tre colpi di pistola alla testa. Accanto al cadavere il fratello Pietro

Luoghi citati: Baucina, Ciminna, Misilmeri, Palermo