«Patto Wojtyla-Usa per Walesa» di E. St.

«Patto Wojtyla-Usa per Walesa» POLONIA L'ex Presidente: una missione affidataci da Dio dopo gli attentati subiti «Patto Wojtyla-Usa per Walesa» Reagan: per 8 anni inviammo aiuti a Solidamosc WASHINGTON. Papa Giovanni Paolo II e Ronald Reagan concordarono nel 1982 un piano segreto per sostenere Solidarnosc, che era nella clandestinità a causa della legge marziale di Jaruzelski. Secondo quanto dichiara Reagan a Time, lui e il papa polacco si trovarono d'accordo sul fatto che la spartizione d'Europa in sfere di influenza, varata a Yalta nel 1944, fu «un grave errore» e che occorreva «far qualcosa» per rimediarvi. «Solidamosc era l'arma giusta per provvedere a questo perchè era un'organizzazione dei lavoratori della Polonia» dice Reagan. Secondo Time, la rete organizzata da Casa Bianca e Vaticano permise non solo la sopravvivenza ma anche il rafforzamento di Solidamosc negli 8 anni di clandestinità. Il sindacato che nell'89 darà una spallata al regime comunista in vista dell'elezione di Walesa, ricevette tonnellate di attrezzature, dalle macchine per fax (le prime in Polonia) ai computer. «Fu una delle più grandi alleanze segrete di tutti i tempi» commenta Richard Alien, consigliere di Reagan. Il servizio su Time è firmato da Cari Bemstein, uno dei due giornalisti del Washington Post che denunciarono lo scandalo Watergate nel 1973. Bemstein afferma di aver intervistato 75 alti funzionari dell'amministrazione Reagan e del Vaticano. Il patto Reagan-Wqjtyla sarebbe stato concordato in un colloquio di 50 minuti che i due statisti ebbero in Vaticano il 7 gennaio '82, un mese dopo la legge marziale Jaruzelski. Era il loro primo incontro e concordarono nel ritenere che Dio li avesse preservati dagli attentati perchè li aveva destinati a una missione, sempre secondo il resoconto di Bemstein. In un'altra sala degli Appar¬ tamenti Papali il card. Casaroli e mons. Silvestrini conferirono col segretario di Stato Haig e il consigliere per la Sicurezza nazionale Clark. Nella rete di sostegno a Solidamosc agirono come corrieri sacerdoti, agenti Usa e sindacalisti americani e europei. I finanziamenti provenivano dalle casse della Cia, della fondazione «National Endowment for Democracy» e da «conti segreti del Vaticano e dei sindacati occidentali», secondo Time. Walesa e altri leader di Solidamosc venivano consigliati sulla strategia da impiegare tramite sacerdoti e sindacalisti. Tra Vaticano e WasHington intercorreva mi continuo scambio di informazioni e sotto questo aspetto gli americani riconoscono la superiorità del servizio del Papa: «Le informazioni del Vaticano erano assolutamente migliori e più rapide delle nostre sotto ogni punto di vista» ammette Haig. [e. st.]

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