«Golpe serbo in Krajina» di I. B.
«Golpe serbo in Krajina» «Golpe serbo in Krajina» Babic cede sui Caschi blu Onu ma attacca il «despota Milosevic» ZAGABRIA NOSTRO SERVIZIO «La decisione del Parlamento della Krajina di destituirmi è un tentativo di colpo di Stato organizzato da Belgrado. Ma non ha valore perché su 161 deputati solo 26 hanno votato per le mie dimissioni, mentre 39 hanno chiesto la caduta del governo». Milan Babic, il presidente della Krajina, l'enclave serba della Croazia autoproclamatasi Repubblica indipendente, ha mandato una lettera al segretario generale dell'Onu per spiegargli che non intende andarsene e rinunciare al referendum del 22 e 23 febbraio col quale gli abitanti della regione dovrebbero decidere se sono favorevoli o meno all'arrivo dei caschi blu sul loro territorio. Ma il vero colpo di scena è stata la conferenza stampa convocata ieri da Babic a Belgrado. «La colpa di quello che accade è di Slobodan Milosevic, che sta arrecando un grave danno ai serbi», ha dichiarato il leader della Krajina, accusando il presidente serbo di voler disintegrare la sua «Repubblica». Secondo Babic, che non ha nascosto la sua riluttanza, la Krajina è disposta ad accogliere le forze Onu, ma ha declinato ogni responsabilità per quello che potrà succedere se le sue milizie deporranno le armi. «Quel che vogliamo è la partecipazione alla pari in tutte la trattative che riguardano la nostra regione. Ma Milosevic è capace di fare un accordo segreto col presidente croato Tudjman a scapito dei nostri interessi. Se sua eccellenza il despota della Serbia continua così, potrebbe far scoppiare una guerra fratricida tra serbi». Dopo questo attacco, a Belgrado si chiedono chi protegge le spalle di Babic. Anche l'opposizione è unita contro Milosevic. A Belgrado 110 mila persone hanno firmato la petizione che chiede le dimissioni del presidente e nuove elezioni. [i. b.]
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