«Senza energia chiudo 2 aziende» di F. Mor.

«Senza energia chiudo 2 aziende» Crisi alla Ferrerò: in 850 rischiano il posto «Senza energia chiudo 2 aziende» Siderurgia a rischio in Valle Susa. «Se al più presto non avremo assicurazioni sulla fornitura dei 180 mila volt promessi già tre anni fa dall'Enel, saremo costretti a mettere in liquidazione le aziende del Gruppo», ha affermato ieri sera Giuseppe Ferrerò, amministratore delegato delle due industrie siderurgiche di San Didero e Settimo. L'allarme è giunto durante un Consiglio aperto della Comunità montana della Bassa Valle di Susa e Val Cenischia. Ottocentocinquantotto dipendenti rischiano di perdere il posto di lavoro. «Per essere competitivi a livello europeo su costi e qualità di prodotto, abbiamo già speso 100 miliardi in investimenti e il piano ne prevede altri 30 per essere completato - ha continuato Ferrerò -. Se però non arriverà energia, tutto sarà inutile». L'Enel vorrebbe utilizzare il vecchio elettrodotto interna¬ zionale a 380 Kw per servire le acciaierie Ferrerò, anche perché la linea aerea passa a poca distanza dallo stabilimento di San Didero. Ma pone come condizione di poter «costruire l'elettrodotto Grand LLe-Moncenisio-Piossasco, da 2 mila megawatt», ha affermato ieri l'ing. Emilio Franco, responsabile dei progetti linea e stazioni Enel del compartimento di Torino. E ha aggiunto: «E' indispensabile avere sempre una linea internazionale di interconnessione pulita». L'intervento ha suscitato le proteste delle amministrazioni dei Comuni interessati e delle associazioni ambientalistiche, per l'impatto sul territorio e i danni alla salute che provocherebbero i campi magnetici della nuova linea aerea ad alta tensione. Dura la presa di posizione di Nicoletta Dosio in rappresentanza degli ambientalisti presenti numerosi alla riunio¬ ne: «E' un ricatto intollerabile la strumentalizzazione dei lavoratori della Valle di Susa per realizzare un elettrodotto dannoso alla salute dei valsusini ed utile solo agli interessi dell'Enel che intende lucrare su acquisti a basso prezzo dell'energia proveniente dalla centrale al plutonio Superphoenix». Domani si terrà in Regione un incontro con la giunta della Comunità montana della Bassa Valle di Susa e Val Cenischia che fin dal dicembre 1990 aveva votato un ordine del giorno esprimendo parere negativo alla realizzazione dell'elettroconduttura. Oltre a quello valsusino, l'Enel ha già avviato la presentazione di altri tre elettrodotti di interconnessione internazionali: due con la Svizzera attraverso le valli Ossola e Camonica, mentre un terzo elettrodotto dovrebbe collegare l'Italia all'Austria, [f. mor.]

Persone citate: Crisi, Emilio Franco, Nicoletta Dosio