«Zuppa di pesce»

«Zuppa di pesce» «Zuppa di pesce» Caselli adolescente inquieta Vittorio Gassman piace a tutti BERLINO. Arrivano gli italiani. Vittorio Gassman piace a tutti (e magari verrà premiato) nella Sarte del maggiordomo italiano 'una grande iamiglia spagnola seguita nella guerra civile dei Trenta in «El Darg hinvern» (Il lungo inverno), film catalano di Jaime Camino. «I 600 giorni di Salò» di Caracciolo-Marino viene accolto con interesse, sorpre¬ sa, turbamento, applausi. Applausi anche per «Zuppa di pesce» di Fiorella Infascelli, presentato nella rassegna Panorama: autobiografia, e memoria d'una vasta irregolare famiglia di cineasti, raccontata attraverso gli anni in un unico luogo, la casa al mare dell'estate e delle vacanze. La memoria, scandita da im¬ magini del mare e del cielo notturno usate come mobili sipari (il direttore della fotografia è Acacio de Aìmeida) segue tre linee. Evoca il cinema minore degli Anni 50-60 nelle citazioni di film d'epoca ma soprattutto nella figura del padre, produttore avventuroso che «vende le intenzioni», sempre senza soldi tra creditori, debiti, strozzini, espedienti e sequestri giudiziari. Evoca il costume italiano di quegli anni, tra conservazione ed evoluzione, tra Mina, Marilyn, «Tequila», «Il cielo in una stanza». Vespe, utilitarie, pregiudizi sociali e desiderio individuale di libertà. Evoca una adolescente non felice, aspra, inquieta, ostinata, vorace. Questo personaggio, protagonista e filo conduttore, ben recitato da Chiara Caselli, ideato con intelligente sottigliezza e ardimento, è la riuscita più felice del film; mentre il personaggio del padre soffre dell'interpretazione di Philippe Noiret, inadatto alla parte e distratto. Meno raffinato e sorvegliato del primo film di Fiorella Infascelli, «La maschera», affettuoso, buffo e malinconico, con momenti di stanchezza e poco controllo degli attori, «Zuppa di pesce» ha un merito molto insolito: rac conta i rapporti familiari senza banalità né melodramma, con un equilibrio raro di schiettezza e tenerezza. n.t.i

Persone citate: Caracciolo, Chiara Caselli, Fiorella Infascelli, Jaime Camino, Philippe Noiret, Vespe, Vittorio Gassman

Luoghi citati: Berlino, Salò