le poesie di Kravchuk di F. S.

Le poesie di Kravchuk Le poesie di Kravchuk «Eccomi, sono Giuda Iscariota E il mio popolo è contento!» MOSCA DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Il leader ucraino Kravchuk, recentemente nominato in Russia «uomo del mese» per il record di popolarità negativa, ha dimostrato di avere un animo lirico, e anche una buona dose di faccia tosta. «Literaturnaja Rossija» ha infatti pubblicato alcune sue poesiole, dalle quali emergono alcuni elementi del carattere del Presidente: mania di grandezza e senso di colpa. Ecco una delle composizioni: «Sono Giuda io. Iscariota. E' contento di vedermi, il mio popolo. Sorrisi, esclamazioni, casino! Da un momento all'altro la folla impazzirà: — Guardate! C'è quello che ha spazzato Cristo! Baciate anche lui sulle labbra! Viva l'eroe!!! Gloria! Fracasso!!! Che ne hanno fatto poi? Perché nella furia selvaggia, in quegli stessi giorni, Il popolo gridava: Crocifiggi! Crocifiggi! E prima dell'alba fu crocifisso Giuda da Ponzio Pilato». Lasciamo ai lettori di interpretare la figura di Cristo. Ma la fine di Giuda-Kravchuk cos'è, una premonizione? [f. s.]

Persone citate: Kravchuk, Ponzio Pilato

Luoghi citati: Mosca, Russia