Chi paga il «colpo di frusta»? di Giuseppe Alberti

Chi paga il «colpo di frusta»? L'incontro organizzato dall'Ari sulle conseguenze dei micro-tamponamenti Chi paga il «colpo di frusta»? Per il 98% dei danneggiati «postumi inesistenti» Magistrati, medici legali, assicuratori e avvocati si sono riuniti ieri nella sala convegni dell'Unione Industriale per un dibattito sui problemi del risarcimento dei danni da «colpo di frusta». L'incontro era organizzato dall'Ari di Torino in collaborazione con il tribunale della nostra città e l'Ania (associazione delle compagnie). Si è discusso per oltre tre ore, andando anche al di là del tema: il presidente del tribunale di Torino, prof. Vercellone, ha lamentato l'eccessivo numero di cause legate alle «micro permanenti», mentre il presidente della IV sezione, specializzata nell'infortunistica, dott. Pier Carlo Damiano, ha affrontato i problemi relativi al «danno alla persona», dalle prime sentenze sul «danno alla salute» fino alla recentissima legge di riforma della «re auto» che entrerà in vigore entro febbraio. Fra gli interventi più interessanti quello dell'aw. Giuseppe Peyron, direttore della Reale, estremamente obiettivo nel ripartire fra tutte le parti, compagnie incluse, la responsabilità dell'eccessiva litigiosità. Dopo il traumatologo prof. Manlio Pizzetti e il prof. Mario Portigliatti Barbos dell'Università di Torino, che hanno discusso delle conseguenze della «distorsione cervicale», vi è stato un polemico intervento del prof. Giancarlo Bruno. Egli ha affermato che gli studi internazionali riconoscono l'esistenza di postumi solo nel 10 per cento dei tamponamenti, mentre oggi il 98 per cento dei danneggiati lamenta postumi permanenti, in gran parte inesistenti. Gi avvocati Luigi Antonelli d'Oulx e Silvano Rho della commissione giuridica dell'Ari sono intervenuti come legali. L'aw. Rho, pur concordando sul fatto che in molti casi di modestissimo urto fra veicoli non si possono verificare i «postumi», ha < però rilevato che la gran maggioranza dei tamponamenti comporta solo danni materiali, in alta percentuale liquidati con convenzione «cid» (quando si firmano gli appositi moduli di incidente n.d.r.) ed ha osservatoche una buona parte delle cause deriva dal rifiuto di certe compagnie (fortunatamente non tutte) di applicare i criteri usati dal tribunale anche se non c'è contestazione sulla gravità delle lesioni, mettendo il danneggiato nella condizione di accettare o iniziare una lunga causa. L'aw. Antonielli si è soffermato sui problemi che deriveranno alla giustizia dall'istituzione del giudice di pace che, dal 1993, dovrà giudicare tutte le vertenze di infortunistica fino a 30 milioni di lire, alleggerendo il tribunale ma mettendo questa delicata materia in mano a giù dici in genere senza esperienza. Giuseppe Alberti

Persone citate: Antonielli, Giancarlo Bruno, Giuseppe Peyron, Luigi Antonelli, Magistrati, Manlio Pizzetti, Mario Portigliatti Barbos, Pier Carlo Damiano, Silvano Rho, Vercellone

Luoghi citati: Oulx, Rho, Torino