AH'amante-killer «l'hai ucciso tu»

AH'amante-killer «l'hai ucciso tu» La vittima aveva schiaffeggiato la donna AH'amante-killer «l'hai ucciso tu» Loredana Ghilleri ha confermato ieri in assise la sua «verità» sull'omicidio di Claudio Bodo: «E' stato Ignazio Mavilla ad ucciderlo. Io l'ho accompagnato in auto in via Macerata, ma non sapevo che fosse armato». Dietro le sbarre Mavilla non ha battuto ciglio. Ha ascoltato la lunga deposizione della sua ex amante senza astio, con un'espressione amara sul volto. La stessa espressione stupita che aveva nel filmato trasmesso all'inizio di udienza sull'incidente probatorio tra i due davanti al gip. Nel film lei lo accusa senza incertezze, lui non reagisce, mormora soltanto: «Non so perché lo dici». Ma, una volta scelta la strada della confessione, Loredana Ghilleri non ha avuto più dubbi. E ieri, pur con un po' di tristezza nella voce, lo ha confermato. La donna ha raccontato dell'incidente stradale del 13 settembre '90, una settimana prima del delitto, con Claudio Bodo, degli insulti e dello schiaffo che aveva ricevuto. Ha detto: «Mavilla voleva che quel tizio chiedesse scusa. L'ho accompagnato con la mia auto e ho atteso. Ho sentito i colpi di pistola. Poi è arrivato. Era teso. Mi ha detto: "Andiamo via, via". Abbiamo lasciato l'auto in via Borgaro e chiamato un taxi. Mavilla aveva un calzino sporco di sangue. Se l'è tolto mentre era sul taxi. Poi siamo andati a Caselle. Qui abbiamo consegnato la pistola ad un amico di Mavilla». I due erano rimasti insieme fino a sera. Poi lei era stata fermata e Mavilla, fiutato il pericolo, si era dato alla latitanza. In carcere la donna si era incontrata con il marito, il pentito del clan dei catanesi Vincenzo Tornatore, e gli aveva raccontato tutto del delitto. Un'ora dopo quel colloquio la Ghilleri confessava al magistrato. E ieri ha ripetuto la storia nei minimi particolari. Con calma ha risposto alle domande dei pm Maddalena e Patrizia Caputo, dei difensori Bissacco e Cristini e del presidente Caselli. La Ghilleri, difesa dagli avvocati Faccio e Polleri, sarà processata a parte per l'omicidio.