Musicisti di cosa Savoia riscoperti dalle donne

Musicisti di cosa Savoia riscoperti dalle donne Le associazioni femminili al Circolo Ufficiali Musicisti di cosa Savoia riscoperti dalle donne TORINO. L'eleganza del Circolo Ufficiali ha accolto il secondo concerto della Stagione promossa dalle Associazioni Femminili la cui intensa attività, segnata dal motto «accettare il dovere che accompagna il diritto», vanta ormai una lunga tradizione. La presentazione della musicologa Cristina Santarelli ha introdotto il pubblico all'ascolto di un programma volto ad illustrare alcuni aspetti dell'attività musicale settecentesca alla corte savoiarda. Ci siamo abituati da tempo agli «imuti a Corte», ma certo la riscoperta di un patrimonio culturale segnato da un'intensa collaborazione piemontese con la Francia offre il piacere di udire repertori meno frequenti. Di Giovanni Battista Canavasso, amico di Rousseau e uno dei maggiori esponenti della famiglia che operò per oltre 200 anni in casa Savoia, Paola Mosca (violoncello) e Francesca Lanfranco (clavicembalo) hanno proposto la «Sonata op. 2 n. 1» in cui si è apprezzato particolarmente il delicato canto dell'«Andante grazioso». Degna di menzione perché contraddistinta da una grazia espressiva non comune in tante rivisitazioni clavicembalistiche, è stata la solidità di impostazione con cui-la Lanfranco ha affrontato l'esecuzione di alcuni testi da «Pièces de Clavecin» di Jacques Duphly e del torinese Pancrace Royer, dalle sonorità organistiche di «La Forqueray» al moto virtuosistico e ossessivo del capriccio «Le vertigo». Più che la «Sonata op. 5 n. 3 per violoncello e basso continuo» del napoletano Salvatore Lancetti che fu anche membro dell'orchestra del Regio, abbiamo apprezzato la Sonata op. 36 di Gaetano Chiabrano in cui Paola Mosca ha creato preziose sonorità nel dolente «Adagio». Aurora B lardone

Persone citate: Cristina Santarelli, Francesca Lanfranco, Giovanni Battista, Jacques Duphly, Paola Mosca, Rousseau, Royer, Savoia

Luoghi citati: Francia, Torino