E Segal regge tutta la commedia

E Segal regge tutta la commedia «L'orso Arturo» E Segal regge tutta la commedia UN merito «Un orso chiamato Arturo» ce l'ha: quello di avere come protagonista George Segai. L'ottimo attore, che nell'ultimo decennio ha fatto solo fugaci e saltuarie apparizioni sul grande schermo, si è trovato impegnato nell'impervia impresa di reggere tutta sulle sue spalle un'esangue storiella spionistico-rosa: approssimativamente scritta dal regista Sergio Martino con Nino Marino e recitata senza smalto dagli altri interpreti, a cominciare dalla bella quanto inespressiva Carol Alt. Naturalmente Segai non ha potuto compiere il miracolo di trasformare in una buona commedia un film inesistente, ma è riuscito a vivacizzarne il ritmo. Sul punto di partire per le vacanze con la famigliola, due bambini troppo vivaci e una moglie terribile, Billy, compositore americano di musiche da film trapiantato a Roma, viene richiamato. Il produttore Capone ha bisogno e subito di una specialissima colonna per «Rapsodia danubiana», un thriller che vuole mettere in gara per l'Oscar. Segregato nella sua bella villa sull'Appia Antica e senza il conforto delle sigarette perché ha smesso di fumare, Billy scruta le immagini sul visore della moviola cercando un'ispirazione che gli verrà dalla vita. Nei panni di un'affascinante ammiratrice che si presenta come una fruttivendola e invece è una 007 in gonnella che lo coinvolge e travolge in una sarabanda di avventure. Da una parte incalzano la moglie e Capone, dall'altra minacciano spie internazionali ansiose di impadronirsi di una formula segreta contenuta nell'orso chiamato Arturo. Un pupazzetto di pannolenci molto carino che dice «vuoi giocare con me?» ed è l'altra presenza azzeccata del film dopo George Segai. [a. le.] UN ORSO CHIAMATO ARTURO di Sergio Martino con George Segai, Carol Alt, Doris von Thury, Mattia Sbragia, Stefano Masciarelli Produzione italiana 1992 Genere commedia Cinema Dorla di Torino; Ariston di Roma Carol Alt

Luoghi citati: Roma, Torino