Pierotti il canto di Spagna

Pierotti il canto di Spagna Il recital al Regio Pierotti il canto di Spagna TORINO. Al Piccolo Regio l'altra sera aleggiava l'anima gitana dei musicisti spagnoli, ma quest'anima prendeva corpo e nuova forza vitale grazie alla voce del mezzosoprano Raquel Pierotti, accompagnata al piano dall'argentino Enrique Ricci. Uruguaiana di Montevideo, ma figlia di toscani, Raquel Pierotti, che la scorsa stagione abbiamo ammirato come Rosina nel «Barbiere di Siviglia» diretto da Bruno Campanella, regista Enzo Darà, ha interpretato da par suo la zarzuela. La zarzuela, riportata alla notorietà da Domingo e Carreras, aveva avuto con il grande tenore Michele Fleta, ucciso nella Guerra di Spagna, il momento di suo maggior fulgore. Raquel'Pierotti ha cominciato in sordina per via di un improvviso calo di pressione che l'ha colta prima del concerto e che ha fatto stare in ansia il non folto pubblico nell'intervallo. L'artista si è poi ripresa ed ha concluso il concerto alla grande, dimostrando quanto sia difficile e affascinante questo repertorio, ricco di sfumature psicologiche, giochi di parole, doppi sensi. Arie non di grande estensione vocale, ma di impegnativa tessitura in cui temperamento gitano, pronuncia perfetta, ammiccamento, ironia, musicalità sono gli ingredienti indispensabili per dare alle canzoni spagnole il peso del loro più autentico significato. E allora hanno ragion d'essere i «Madrigales amatorios» di Rodrigo e in particolare «De donde venis, amore» o ««De los àlamos vengo madre», intrise di malinconia, come del resto, le «5 Canciones negras» di Xavier Montsalvatge, in cui dolcezza e struggimento esprimono lo stato d'animo di quella gente. Raquel Pierotti, superando lo stress, ha fatto divampare il fuoco del canto in «Zapateado», uno scioglilingua che fa scattare l'applauso, così come la «Alegria del batallón» di Serrano o ancora «Canción de la Paloma» da «El Barberillo de lavapiés» o ancora «Qué te importa que no venga?» da «Los Claves». V'è da osservare, infine, che la serata è stata piacevolissima per merito anche del pianista Enrique Ricci, assolutamente padrone della situazione, il quale ha assecondato e diretto la Pierotti nelle sue piroette vocali. Applausi calorosi. [ J [ar. ca.J

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