Baciami, ma in 28 modi straziami

Baciami, ma in 28 modi straziami «Allenatevi con caramelle e usate gli stessi movimenti» Baciami, ma in 28 modi straziami Manuale di effusioni per amanti impeccabili •mt|EL grazioso film Male|m detto il giorno che t'ho • incontrato di Carlo Ver1 done (bravissimo attore e bravissimo regista, a cui manca solo il pizzico di cattiveria di rischiare di non piacere a qualcuno per realizzare il capolavoro della sua generazione) lei, Margherita Buy, rimprovera lui, Carlo Verdone, di non saper baciare. E lui obietta di sapere, invece, e attacca a elencare vari tipi di bacio, ostentando una competenza che, comunque, lei rifiuta di ammettere, continuando a disapprovarlo. E', ovviamente, citato il «bacio alla francese», tanto chiamato in causa recentemente a proposito di pericolosità per il contagio dell'Aids. Ma il duello scientifico tra Buy e Verdone lascia a spettatrici e spettatori la curiosità su quante specie di baci possano davvero esistere. E, con perfetta tempestività, proprio per la nauseabonda festa di San Valentino (che il selvaggio Cuore felsineo di Michele Serra può liquidare con una vignetta riproducente un ragazzo e una ragazza schiacciati sotto un enorme Bacio Perugina in stellata stagnola, con il titolo II massacro di S. Valentino, ma altri giornali più tradizionali pare non possano fare a meno di celebrare con sviolinate di sentimenti) è arrivato in libreria un elegante volumetto della Sperling & Kupfer .Editori: LArte di Baciare di tale William Cane che sul bacio vuol dire proprio tutto. Occhi aperti occhi chiusi La partenza è di vita vissuta: «Questo libro è il risultato di un bacio, e di un bacio piuttosto imbarazzante». Lui stava baciando una certa giovane signora quando lei lo allontanò bruscamente, la bocca spalancata dalla sorpresa e gli occhi sgranati per lo choc e il fastidio. Lui era sconcertato da quell'improvviso mutamento: un attimo prima lei lo stava baciando appassionatamente. «Non dovresti baciarmi tenendo gli occhi aperti», lei gli disse. Lui era del tutto confuso. Dove stava scritto, nel libro dei baci, che si doveva baciare con gli occhi chiusi? Glielo chiese, ma lei non seppe rispondergli a tono. «Non è carino baciare stando a guardare», ribadì. Siccome a lei piaceva baciare con gli occhi chiusi, lui si adeguò. «Era la sua logica e naturalmente, racconta William Cane, essendo preso da lei, giocai con le sue regole. Ma ero contrariato, perché avrei desiderato poter fare rife rimento a un testo autorevole per poterle dimostrare che non c'era nulla di sbagliato a baciare tenendo gli occhi aperti...». William Cane frugò nelle bi blioteche. Il migliore dei libri sui baci risultò The Art ofKissing, di Hugh Morris, vecchio del 1936 e, per quanto migliore degli altri, alquanto deludente. Esaminava infatti un gran numero di baci in capitoli separati, ma non ne par¬ lava tecnicamente, si limitava a citazioni a poeti classici e si sa che la poesia, classica o moderna, pecca sempre di poca precisione. Così William Cane decise di far da sé. Fece da sé per sei anni con molta applicazione e molto fervore. L' «Enciclopedia del bacio», che occupa la seconda parte del suo libro, presenta ben 28 (ventotto) tipi di baci principali. In ordine di' trattamento: 1) Il^rimotBacio; 2) Il Bacio sulle labbra; 3) Il Bacio sugli occhi; 4) Il Bacio sull'orecchio; 5) Il Bacio sul naso; 6) Il Bacio sul collo; 7) n Bacio elettrico; 8) Il Bacio che morde; 9) Il Bacio caramella; 10) Il Bacio scivoloso; 11) Il Bacio bagnato; 12) Il Bacio subacqueo; 13) Il Bacio con lo schiocco; 14) Il Bacio stuzzicante; 15) Il Bacio d'incontro; 16) Il Bacio lungo; 17) Il Bacio in pubblico; 18) Il Bacio musicale; 19) Il Bacio contato; 20) Il Bacio a sorpresa; 21) Il Bacio a vuoto d'aria; 22) Il Bacio profumato; 23) Il Bacio a ruoli; 24) Il Bacio alla francese; 25) Il Bacio all'eschimese; 26) Il Bacio alla giapponese; 27) Il Bacio alla continentale; 28) Il Bacio delle Isole Tombriand. «Spegnete le luci» Le voci sono senz'altro esaurienti, prendiamo ad esempio quella relativa al Bacio elettrico: «Un bacio che non presenta il minimo pericolo, ma che darà carica a voi e al vostro partner». Anche la preparazione è diligentemente presentata: «Prima di tutto spegnete le luci: capirete fra un attimo il motivo. Poi strofinate forte i piedi su un tappetino. Non è necessario che il vostro partner faccia lo stesso; per questo tipo di bacio basta che sia carica un'unica parte. Strofinando i piedi sul tappetino, vi caricate di elettricità negativa pronta a dare una piccola scossa elettrica non appena toccherete qualcosa o qualcuno carico di elettricità positiva o scarico, quindi neutro dal punto di vista elettrico...». E così via da vari punti di vista. La lentezza nell'avvicinarsi e lo star senza toccarsi, due esigenze inderogabili. Ci vuole una gran forza di volontà per star vicini senza toccarsi. Il toccare una qualsiasi altra parte del corpo neutralizzerebbe il campo elettrico e al momento del bacio non scoccherebbe alcuna scintilla. Se sarete bravi, invece, avendo per mèta il respiro del partner, quando le bocche saranno veramente vicine, scoppierà tra di esse una piccola scintilla elettrica. Se guarderete in basso la vedrete brillare come un fuoco d'artificio. E' questa l'elettricità di cui hanno scritto per tanti anni poeti e romanzie ri. Ed ecco che voi potete ren derla visibile. Il baciologo William Cane è uomo di buone letture e ve ne suggerisce una di gran classe: «Il bacio elettrico più famoso nella letteratura in glese compare alla fine del Ri tratto di signora di Henry Ja¬ mes: "Il suo bacio era come un lampo bianco, un bagliore che si diffondeva a ondate e non voleva andarsene..."». Ma William Cane è anche uomo di conoscenze scientifiche e aggiunge: «In effetti le forze fisiche che agiscono nel bacio elettrico sono esattamente le stesse che causano tuoni e fulmini». Il bacio elettrico funzionerà particolarmente nei posti sottoelencati il cui voltaggio è stato calcolato da un tecnico (da 55 a 1000 volt proverete una lieve scossa, assolutamente innocua: oltre i 1000 volt si può provare un lieve dolore). Su un divano: 55 volt; al cinema 66 volt; su un tappeto molto peloso: 625 volt; nell'atrio di un albergo: 800 volt; in un grande magazzino: da 75 a 1000 volt; sotto una coperta di lana da 250 a 4000 volt. Cosa volete saperne di più sull'Arte di Baciare? Ho, naturalmente, sunteggiato un poco la voce dedicata al bacio elettrico, ma le istruzioni e le descrizioni sono molto più fitte e appassionanti. E William Cane conclude il suo libro con una girandola di consigli e di notizie d'ogni tipo come: «Baciate nell'ambiente di lavoro solo se vi sentite a vostro agio e conoscete bene la persona»; «Lasciate che sia il vostro capo a darvi per primo un ba¬ cio»; «Non baciate i vostri colleghi sbronzi: potrebbero scambiare il vostro bacio per un approccio sessuale»; «La buona notizia è che l'Aids non si trasmette baciandosi, potreste, però, prendere la mononucleosi», «Mangiate le mele: è un modo per espellere l'aggressività orale ed essere più teneri quando ci si bacia»; «Fate pratica con qualche caramella dura e usate gli stessi movimenti durante un bacio»; «Portatevi dietro questo libro e chiedete al partner di scegliere un paio di baci che vorrebbe provare». Oreste del Buono Baci celebri tra Gable e Vivien Leigh, Greta Garbo e Navarro. In basso a sinistra Jack Lemmon e la Lisi, sotto Olivier e Marilyn Monroe Su collo, naso o alla francese le tecniche utili perS. Valentino Di fianco, Richard Gere e Valérie Kaprisky in «All'ultimo respiro». Sopra, Tony Musante e Florinda Bolkan. In alto, Steve McQueen e Faye Dunaway