Cromia parte l'armata dell'Onu

Croazia, parte l'armata dell'Onu JUGOSLAVIA Ghali sblocca l'operazione, c'è il rischio che la tregua sia rotta da un momento all'altro Croazia, parte l'armata dell'Onu Entro 15 giorni 12 mila caschi Btu, nessun italiano WASHINGTON DAL NOSTRO CORRISPONDENTE Entro 15 giorni al massimo un primo contingente di truppe di pace dell'Orni aggiungerà la Jugoslavia e sarà seguito a breve termine da una quantità di uomini e mezzi superiori a quanto era stato preventivato. Non ci saranno italiani: il nostro Paese è stato escluso perché confina con la Jugoslavia. Ieri il segretario generale dell'Orni, Boutros Ghali, facendo propria ima raccomandazione del suo inviato speciale Vance, ha invitato il Consiglio di Sicurezza ad accelerare la decisione. Sembrano non esserci dubbi sul fatto che la riunione del Consiglio, che è stata convocata per l'inizio della prossima settimana, raccoglierà l'invito, dal momento che tutti i principali Paesi che vi siedono appoggiano ufficialmente l'iniziativa. «Siamo tutti d'accordo», ha confermato ieri il rappresentante russo, Vorontsov. La situazione in Jugoslavia sta degenerando di nuovo e la quindicesima tregua siglata tra le parti, quella tuttora in vigore, rischia di saltare da un momento all'altro. E' stato questo il messaggio portato ieri l'altro da Vance, quando ha riferito sulla sua missione al segretario generale. Vance ha reso noto di aver ricevuto una raccomandazione in proposito anche da Hans Dietrich Genscher. Ma l'elemento che ha convinto Vance a suggerire di sbloccare la decisione è stato un mutato atteggiamento delle autorità croate, che, dopo; aver obiettato a lungo sulle caratteristiche e le finalità della missione di pace dell'Orni, hanno -finalmente espresso nei suoi confronti un sostegno sènza condizioni. «La Repubblica di Croazia non avanza più alcuna particolare richiesta», ha scritto in una lettera all'Onu il presidente croato Franjo Tudjman. Vance, che si era sempre opposto a una messa in opera del piano di pace fino a che rimanevano disaccordi su alcune delle sue parti e era contrario anche a una sua applicazione progressiva, si è quindi deciso a premere per un'accelerazione. Nel complesso, dai 10 mila preventivati, i caschi blu destinati alla Jugoslavia, saliranno di numero fino a 12 mila circa, il primo contingente dei quali prenderà posizione in territorio croato entro le prossime due settimane. Quando il dispiegamento sarà completato, 13 aree di territorio croato abitate da popolazioni serbe verranno prese sotto controllo dalle truppe di pace dell'Orni, che si impegneranno a mantenervi «la legge e l'ordine». Le truppe serbe, che attualmente occupano queste regioni, dovranno contestualmente ritirarsi. L'operazione costerà circa 450 milioni di dollari all'anno. [p. p.j

Persone citate: Boutros Ghali, Franjo Tudjman, Hans Dietrich, Vorontsov

Luoghi citati: Croazia, Jugoslavia, Washington