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Notai in guerra con l'assessore Esposto sugli atti di vendita delle case Notai in guerra con l'assessore Battaglia legale e polemiche tra l'Ordine dei notai e l'assessore municipale alla Casa Domenico Mercurio, socialista. I notai lo accusano (hanno presentato un esposto alla procura della Repubblica) di non rispettare gli accordi e le delibere approvate in Consiglio. L'assessore risponde di avere le carte in regola e minaccia querele. Nel 1985 il Comune aveva deciso di vendere 3472 dei 10 mila alloggi popolari, patrimonio della civica amministrazione. L'assessore alla Casa dell'epoca, Giampaolo Zanetta (de) riunì la commissione casa che suggerì di stipulare una convenzione Comune-notai per agevolare le pratiche dei passaggi di proprietà. L'ipotesi fu avallata con delibere di giunta approvate in Sala Rossa. Nell'89 la Città chiese al Consiglio dell'Ordine notarile di costituire un gruppo di lavoro per impostare procedure omogenee di compra-vendita: 99 notai si misero a disposizione. Nel '90 all'assessorato Casa arrivò Mercurio. Il quale, nel di¬ cembre '91, chiese («sorprendentemente», scrivono i notai nell'esposto) al Consiglio notarile di organizzare un gruppo per le pratiche di compra-vendita delle case comunali. Di qui le accuse dei professionisti («Mercurio è disinformato. Non sa cosa ha fatto il suo predecessore. Ha preso contatti diretti con alcuni notai») e la minaccia dell'Ordine di perseguire con atti disciplinari i colleghi che accetteranno l'incarico da Mercurio. Ma l'assessore respinge tutto: «Non sarò io a scegliere i notai afferma -, ma gli acquirenti degli alloggi sui quali gravano le spese degli atti». Il caso sarà discusso in Consiglio comunale. Il pds (Carpanini, Guidetti Serra e Gallicchio) ha presentato un'interpellanza al sindaco per sapere, «perché il Comune, dopo aver chiesto la collaborazione dei notai, ha cambiato idea», e per conoscere «quali sono le "diverse ipotesi di lavoro" indicate dall'assessore Mercurio». Analoga iniziativa è stata promossa dal missino Martinat.