Il Genoa si arrende al ritmo del Parma

Il Genoa si arrende al ritmo del Parma Grande Brolin, reti di Minotti e Catanese Il Genoa si arrende al ritmo del Parma PARMA DAL NOSTRO INVIATO Il Parma non molla, fa impressione la sua carica dopo i 90 minuti tiratissimi e vincenti di domenica scorsa col Napoli. La morsa della squadra di Scala anche sul malcapitato Genoa, brutta versione di quello domenicale. Mentre i gialloblù hanno fiato e ritmo esasperante: un bel vedere anche per Sacchi, Capello e Vicini in tribuna d'onore con interessi diversi. Il et azzurro era al Tardini anche domenica scorsa: con Melli in panchina, e in mancanza di Benarrivo, è sembrato interessato a Di Chiara (uno scarto, si fa per dire, della Fiorentina) che a Parma sta giocando da campione. Una sua volata sulla sinistra nella ripresa è stata impressionante: in velocità ha saltato tre avversari. Il segreto del Parma sta proprio nel lavoro sulle fasce di Di Chiara e Benarrivo sostituito, senza sussulti, da Nava. Dopo la distrazione iniziale che ha messo sui piedi di Skuhravy una gran palla gol (facile però la parata di Braglia) il Parma ha cominciato a guidare la danza con l'autorità di chi conosce a fondo le proprie possibilità. Che, a quanto pare, sono infinite, considerato come hanno corso i ragazzi di Scala spronati dall'arrembante Di Chiara e dalla vivacità di Agostini (splendida una sua rovesciata al 38' che ha costretto Braglia ad una gran parata) per non dire dello sprint di Brolin e del podismo, secondo regola, dei vari Zoratto e Cuoghi. Insomma, un gran bel Parma che conferma di aver ritrovato in pieno le sue qualità. Stranamente remissivo il Ge- noa di Bagnoli, anzi completamente l'opposto di quello tradizionale del campionato: quasi nullo in attacco avendo perso, forse troppo presto Eranio per infortunio e con Aguilera così inconsistente da indurre il tecnico ad avvicendarlo con Iorio. La classica giornata storta peraltro provocata, è il caso di dirlo, da questo Parma capace di scombussolare qualsiasi progetto. Oltretutto il Genoa, col trascorrere dei minuti e illuso dal pareggio del primo tempo, pensava di potere trascinare in porto uno 0 a 0 che gli avrebbe fatto molto comodo. Ci ha pensato Minotti, ecco uno dei giocatori nell'obiettivo di Arrigo Sacchi ma anche di altri tecnici, a battere Braglia, a fare esplodere lo stadio. In verità l'azione è partita da un errore di un genoano, Torrente, che si è fatto letteralmente portare via il pallone sulla tre quarti di campo: Zo¬ ratto apriva su Brolin che concludeva con un gran tiro sul palo. Sul rimpallo in piena area ecco lo sparviero Minotti pronto a mettere dentro senza un attimo di esitazione. Mancato per un soffio il raddoppio all'80' quando Nava ha calciato al volo in porta, riprendendo un corner (il decimo per il Parma) senza peraltro sorprendere Braglia, ecco 7' dopo il gran bis. Azione splendida quella dei parmigiani, da manuale: Agostini apre sulla sinistra sull'accorrente Catanese e Braglia è costretto a chinarsi per la seconda volta per raccogliere il pallone del 2-0. Per il Parma, dunque, un finale da apoteosi con la squadra che ha continuato a raccogliere applausi anche a gara conclusa, quando cioè Scala ha portato i giocatori per i soliti giri defatiganti sul campo. Giorgio Gandolf i PARMA BALLOTTA s.v. NAVA 6,5 Dl CHIARA 7 MINOTTI 7 APOLLONI 6,5 GRUN 6,5 AGOSTINI 7 ZORATTO 6,5 OSIO 6,5 (89' PULGA) s.v. CUOGHI 6,5 (71' CATANESE) 6,5 BROUN 7 All.: SCALA 7 2 GENOA BRAGLIA 6,5 TORRENTE 6 BRANCO 6 ERANIO 5,5 (49' BIANCHI) 5,5 CARICOLA 5j5 SIGNORINI 6,5 RUOTOLO 6,5 BORTOLAZZI 5,5 AGUILERA 5 (46' IORIO) . 5,5 SKUHRAVY 5,5 FIORIN 5,5 All.: BAGNOU 6 0 Arbitro: LO BELLO 7 Reti: 68' Minotti, 87' Catanese. Ammoniti: 20' Torrente, 38' Caricela, 40' Brolin. Spettatori: 15 mila circa.

Luoghi citati: Napoli, Parma